Cosa è importante fare, secondo le massime autorità sanitarie globali, per ridurre i rischi legati al virus dell’influenza aviaria nel latte.

Aviaria nel latte, le linee guida dell'OMS per evitare rischi: quali bere
Confezioni di latte in un supermercato (Ricettasprint.it)

Il pericolo aviaria nel latte è possibile. Lo fa sapere l’OMS, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Negli ultimi anni, l’influenza aviaria ha continuato a diffondersi in diverse parti del mondo, creando preoccupazione tra la comunità scientifica e le autorità sanitarie.

Ciò che inizialmente era un problema limitato al mondo degli uccelli si è progressivamente esteso ad altre specie, compresi i mammiferi, e vi sono segnalazioni di casi anche negli esseri umani. Ora, i recenti sviluppi hanno portato alla scoperta del virus dell’influenza aviaria H5N1 nel latte crudo negli Stati Uniti.

Anche l’Europa però sta attenta alla situazione, apprendendo di questa notizia con preoccupazione. Nonostante la presenza del virus nel latte crudo comunque, i test preliminari hanno dimostrato che la pastorizzazione è in grado di uccidere il virus.

Virus dell’aviaria nel latte, le raccomandazioni degli esperti

Aviaria nel latte, le linee guida dell'OMS per evitare rischi: quali bere
Latte fresco (Ricettasprint.it)

Ciò garantisce così la sicurezza del latte pastorizzato. Pertanto, le autorità sanitarie, tra cui la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, raccomandano vivamente di consumare latte pastorizzato per evitare il rischio di infezione da influenza aviaria.

Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ribadito l’importanza di questa raccomandazione durante un briefing con la stampa sulle questioni sanitarie internazionali.

Ghebreyesus ha spiegato che finora l’epidemia di influenza aviaria H5N1 ha coinvolto 36 allevamenti di mucche da latte in nove Stati, con un solo caso umano segnalato. Tuttavia, è essenziale mantenere una sorveglianza costante poiché il virus non mostra ancora segni di adattamento alla trasmissione tra gli esseri umani.

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Ad oggi il rischio associato all’influenza aviaria H5N1 viene considerato “basso” per la popolazione generale e varia da “basso” a “moderato” per coloro che sono esposti ad animali infetti. Ma non si può escludere la possibilità di una potenziale nuova pandemia, motivo per cui è necessaria una maggiore sorveglianza e attenzione.

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La scoperta del virus dell’influenza aviaria nel latte crudo sottolinea l’importanza di seguire le linee guida delle autorità sanitarie. La pastorizzazione del latte è un processo fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e ridurre il rischio di diffusione di agenti patogeni.

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Consumare latte pastorizzato è un modo efficace per prevenire l’infezione da influenza aviaria e proteggere la propria salute. E quindi è questa la tipologia di latte che si consiglia di consumare per ridurre al massimo qualsiasi eventualità di rischio.