Ci sono delle pillole per dimagrire che sarebbe molto meglio evitare. Di quali si tratta e che cosa è successo di così grave.
Pillole per dimagrire, bisogna fare attenzione. Negli Stati Uniti si riscontrano delle vittime a seguito di un uso improprio di prodotti concepiti per facilitare la perdita di peso. Ma una serie di fattori controversi come la provenienza dei prodotti e l’assunzione indiscriminata con quantità smodate di questi medicinali prese per più di una volta. Senza dimenticare poi la provenienza spesse volte dubbia di queste pillole per dimagrire. E ci sono anche altri episodi slegati da ciò e che riguardano l’irresponsabilità degli adulti, che lasciano incustoditi questi prodotti. Con la conseguenza che gli stessi finiscono con l’essere alla portata dei bambini. E difatti non mancano anche episodi di bimbi rimasti intossicati e gravemente avvelenati.
Pillole per dimagrire, molto difficilmente saranno utili
Tra gli ingredienti nocivi più impiegati, e che possono costare caro agli individui dal sistema immunitario più debole o meno sviluppato, proprio come i bambini e gli anziani ed i malati, c’è l’oleandro giallo. Sempre negli Stati Uniti, ma questi prodotti possono essere reperiti in molti modi poco leciti anche dalle nostre parti oltre che in ogni angolo del mondo, ci sono dei prodotti dimagranti a base di tecojote.
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Si tratta di una pianta messicana che però sembra utilizzata più per folklore e per fare da richiamo che per le sue qualità dimagranti. Che in realtà sarebbero molto scarse, in base a quanto è stato possibile evincere da alcune analisi condotte in laboratorio.
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Bisogna prestare la massima attenzione
La storia è sempre la stessa: non occorre mai fidarsi di prodotti miracolosi che promettono risultati in poco tempo. L’unico modo per perdere i chili di troppo è iniziare a mangiare in maniera corretta, e fare in modo che le calorie assunte attraverso il cibo siano inferiori rispetto a quelle che bruciamo.
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Intanto è necessario che le autorità competenti facciano il proprio dovere provando a limitare il più possibile la diffusione di prodotti medicinali potenzialmente pericolosi. Specialmente considerando il loro fin troppo facile proliferare su certi canali, come per esempio il web.
