Il gravissimo episodio di Pizza Buitoni contaminata dalla Escherichia coli e venduta in Francia presenta dei risvolti, la situazione.

Pizza Buitoni contaminata, le analisi compiute dalle autorità del caso hanno confermato il nesso tra il consumo delle stesse e le morti riscontrate da alcuni individui che le avevano mangiate.

Una pizza surgelata
Una pizza surgelata (Pexels)

La linea della pizza Buitoni contaminata è quella denominata “Fraîch’Up” e da quanto risulta, in base a quello che riportano svariate testate italiane ed anche internazionali, i casi della patologia correlata (la sindrome emolitico uremica, n.d.r.) sono aumentati dagli iniziali 27 ad almeno 50.

Il tutto è avvenuto in Francia, con anche due vittime. Anche le autorità sanitarie d’Oltralpe hanno confermato la cosa, specificando come la situazione che viene fatta risalire alla pizza Buitoni contaminata risalga già a gennaio del 2022. Quindi da ben quattro mesi circa.

Il batterio presente all’interno della pizza Buitoni contaminata è quello della Escherichia Coli, che ha dato il via a questo focolaio. L’immediato richiamo alimentare da parte di Nestlè (che detiene il marchio Buitoni) che ne era seguito, fanno sapere sempre le autorità, hanno contribuito a fare abbassare i casi di intossicazione.

Pizza Buitoni contaminata, la situazione: nessun rischio in Italia

Va detto che la pizza in questione non è in vendita in Italia. Tornando alla situazione in Francia, dei 50 casi di sindrome emolitico uremica registrata, 48 sono da collegare al ceppo 026 della Escherichia Coli, mentre due dal ceppo 0103. E le due vittime purtroppo sono bambini.

La pizza Buitoni richiamata in Francia
La pizza Buitoni richiamata in Francia (Foto ricettasprint.it)

La ricostruzione da parte delle autorità di controllo in materia di sicurezza alimentare in Francia vertono sulla possibilità, ritenuta concreta, di possibile cottura incompleta di queste pizze. Il procedimento sarebbe avvenuto a temperature non sufficienti per debellare batteri e microrganismi nocivi che possono infestare gli alimenti.

Solitamente dai 70° in poi qualsiasi presenza batterica si dissolve. Questa norma vale per ogni tipo di cibo adatto alla cottura. Per esempio la carne ed il pesce, che se mangiati crudi o non cotti come si deve, possono dare adito per l’appunto a delle gravi complicazioni.

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