Mangiare pomodori pelati comporta delle conseguenze, e non tutte positive. Quali sono i possibili effetti sull’organismo in caso di consumo frequente.
Pomodori pelati in scatola, sicuramente ne avrai nella dispensa della tua cucina. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che rappresentano uno degli ingredienti più impiegati nella tradizione gastronomica italiana. I pomodori pelati sono economici e versatili da usare e rappresentano una valida alternativa ai pomodori freschi, soprattutto fuori stagione. Può però, il loro utilizzo frequente, avere degli effetti collaterali sulla salute?

La medicina moderna ha analizzato da vicino il consumo regolare di questi prodotti e ha evidenziato in effetti l’esistenza sia di benefici che di potenziali rischi, a seconda della qualità del prodotto e delle abitudini alimentari dell’individuo. Ci sono alcune cose che è necessario sapere in relazione a quello che è il consumo frequente dei pomodori pelati.
I pomodori pelati fanno bene? I benefici nutrizionali
Dal punto di vista nutrizionale, i pomodori pelati mantengono gran parte delle proprietà del pomodoro fresco. Contengono vitamina C, vitamina A, potassio e fibre, seppur in quantità leggermente inferiori rispetto al prodotto fresco. Sono anche poveri di calorie, il che li rende un alimento adatto a chi segue una dieta bilanciata o a basso contenuto calorico.

Sono ricchi di licopene, un antiossidante naturale che ha dimostrato di avere effetti protettivi contro l’invecchiamento cellulare e alcune malattie degenerative, tra cui certi tipi di tumore e patologie cardiovascolari. Anzi, il licopene è più biodisponibile nei pomodori cotti, quindi nei pelati viene assorbito meglio dall’organismo. E cos’altro dice la medicina?
Secondo medici e nutrizionisti, mangiare pomodori pelati in scatola è sicuro per la maggior parte delle persone, a patto che siano di buona qualità e consumati nell’ambito di una dieta varia. Non esiste un limite rigido di consumo, ma si consiglia di alternarli con pomodori freschi e altri vegetali per garantire un apporto diversificato di nutrienti.
I possibili rischi da considerare
Però non mancano alcune precauzioni riguardo al consumo frequente di pomodori pelati. Il primo aspetto riguarda il contenitore. Alcune lattine possono essere rivestite con sostanze contenenti BPA (bisfenolo A), un composto chimico che può migrare negli alimenti e che, secondo alcuni studi, può fare da potenziale interferente con il sistema endocrino. Negli ultimi anni, molte aziende hanno eliminato il BPA all’interno delle confezioni dei loro prodotti, ma è sempre utile leggere le etichette o preferire confezioni “BPA free”.
Altro elemento da non sottovalutare è il contenuto di sale: alcune marche aggiungono sale ai pelati per conservarli meglio o esaltarne il sapore. Un consumo eccessivo e abituale potrebbe contribuire a un apporto di sodio superiore al raccomandato, favorendo ipertensione o ritenzione idrica.
Infine, va valutata la presenza di zuccheri aggiunti o conservanti. In genere i pelati contengono solo pomodori e succo di pomodoro, ma è buona pratica leggere la lista degli ingredienti per evitare prodotti inutilmente arricchiti. Il consiglio principale è scegliere prodotti senza additivi, con pochi ingredienti e confezionati in modo sicuro, magari optando per vasetti di vetro quando possibile.