Ci sono dei cambiamenti dal peso specifico importante che Ferrero non può ignorare. Tutto questo rischia di influenzare la Nutella come prodotto finale.

Negli ultimi mesi, Ferrero ha annunciato una sospensione temporanea degli acquisti di nocciole dalla Turchia per la produzione della Nutella, a causa di un aumento straordinario dei prezzi e di una contrazione della produzione. Le gelate primaverili e un’ondata di parassiti hanno dimezzato il raccolto turco, facendo lievitare il costo delle nocciole da circa 9.000 a 18.000 dollari a tonnellata in pochi mesi.

Barattolo di Nutella e sirena di allarme
Grossi problemi per Ferrero, “la Nutella non sarà più la stessa” – ricettasprint.it

La decisione dell’azienda piemontese riflette la necessità di contenere i costi e garantire la continuità produttiva, oltre a preservare la qualità del celebre prodotto spalmabile. Ferrero, storicamente uno dei maggiori acquirenti di nocciole turche, ha dovuto quindi rivedere le proprie strategie di approvvigionamento.

Ferrero Nutella, non ci sono più le nocciole di una volta

La Ferrero si è orientata verso fornitori alternativi in Cile e negli Stati Uniti, puntando anche sulle riserve interne accumulate nel tempo. Questa scelta consente di mantenere la produzione senza ricorrere a un aumento dei prezzi al consumatore, tutelando il brand e la reputazione della Nutella a livello globale. La mossa dimostra come le dinamiche del mercato agricolo possano avere impatti immediati sulla filiera industriale e sulla disponibilità di materie prime strategiche.

Vasetto di Nutella
Ferrero Nutella, non ci sono più le nocciole di una volta – ricettasprint.it

L’incremento dei prezzi non è l’unico fattore critico. La qualità delle nocciole rimane fondamentale per Ferrero, e l’azienda preferisce attingere a fonti sicure piuttosto che compromettere il gusto e la consistenza del prodotto finale. Le gelate primaverili in Turchia, che hanno colpito particolarmente le regioni coltivate a nocciole, e i parassiti che hanno ridotto ulteriormente la resa, hanno reso instabile l’approvvigionamento locale.

La sospensione degli acquisti turchi rappresenta quindi una misura preventiva per evitare interruzioni improvvise nella produzione e per gestire in maniera strategica la filiera. Questa situazione evidenzia anche come i cambiamenti climatici possano influenzare direttamente l’economia globale dei prodotti alimentari.

L’azienda piemontese prende delle contromisure

La produzione agricola, soggetta a eventi meteorologici estremi, può generare fluttuazioni significative nei prezzi e nella disponibilità delle materie prime. Aziende come Ferrero devono adattarsi rapidamente per garantire continuità e qualità, utilizzando approcci diversificati e piani di emergenza che includono riserve strategiche e fornitori alternativi.

In sintesi, Ferrero ha sospeso temporaneamente l’acquisto di nocciole dalla Turchia a causa del raddoppio dei prezzi e della riduzione della produzione provocata da gelate e parassiti. L’azienda si orienterà su fornitori in Cile e Stati Uniti e attingerà alle proprie riserve, assicurando così la continuità della produzione della Nutella senza compromettere la qualità.

Questo episodio mette in luce le sfide che le grandi aziende alimentari devono affrontare nella gestione delle materie prime. Proprio come nel caso di Ferrero con la sua iconica Nutella. In quello che è un contesto globale sempre più volatile e soggetto a eventi climatici imprevedibili.