In che modo bisognerebbe sempre comportarsi da parte di una donna in gravidanza o che ha appena partorito un neonato con la vitamina D.

Vitamina D e neonato come ci dobbiamo comportare
Un neonato che assume delle vitamine (Ricettasprint.it)

Vitamina D al neonato, in che modo ci dovremmo sempre comportare? La futura mamma assume un grosso quantitativo vitaminico nel corso dei nove mesi di gravidanza. Questa cosa ha come conseguenza la assimilazione delle stesse da parte del feto quando è nella placenta.

L’importanza della vitamina D nello specifico è fondamentale perché la stessa favorisce la formazione di calcio ed il permanere nello stesso nelle ossa e nel sangue. Una carenza di vitamina D nel neonato comporterebbe delle conseguenze per la salute del piccolo da non sottovalutare.

Quando la vitamina D non è presente nelle quantità minime richieste allora si potrebbe andare incontro a fenomeni come il rachitismo, problemi di natura respiratoria ed anche convulsioni.

Anche la mamma trae una più elevata protezione se invece l’assimilazione di questa vitamina avviene come deve succedere.

Vitamina D nel neonato, le informazioni utili da non ignorare mai

Vitamina D e neonato come ci dobbiamo comportare
Neonato e vitamine (Ricettasprint.it)

Il latte materno possiede vitamina D e questo serve per trasmettere ciò ed altri nutrienti al piccolo. La quantità da dare a quest’ultimo dev’essere quotidiana e la donna può anche fare ricorso a degli appositi integratori per non andare incontro ad alcuna carenza.

Si sa che anche la luce del Sole riesce a favorire la sintetizzazione di vitamina D all’interno dell’organismo. Ma con i neonati ci vuole estrema cautela nei primi sei mesi di vita in merito all’esposizione diretta alla luce solare.

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Non è niente di paragonabile però agli integratori. Tra l’altro tale vitamina serve per fare prevenzione anche contro malattie del cuore, diabete, artrite reumatoide ed alcune tipologie di cancro.

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Poi man mano che il bimbo cresce si consiglia la assunzione di pesce ricco di omega 3 ed omega 6 (aringhe, salmone, sardine), tonno, fegato di merluzzo, tuorlo d’uovo e verdure a foglia verde. Oltre che ovviamente il latte.

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Il ginecoloco prescrive l’acido folico, solitamente in pillole da assumere una volta al giorno per alcuni mesi. Questa è una cosa molto importante. E non bisogna eccedere dalle misure prescritte, per non andare incontro a ripercussioni dal punto di vista fisico che potrebbero mostrarsi già dopo pochi giorni.