La creatività in cucina ci salva sempre, anche per preparare un grande classico come il risotto alla milanese: c’è un trucco per farlo in modo rapido
Una bella cenetta a base di risotto alla milanese, allo zafferano che tanto è la stessa cosa, è una scelta vincente. Ma non sempre abbiamo il tempo di preparare anche un ingrediente fondamentale per la buona riuscita di questo piatto, il brodo di carne.
Per prepararlo buono serve tempo e serve le carne giusta. Oppure puoi seguire il mio consiglio: usa il dado, in polvere o in cubetti, allungandolo con acqua calda tanta quanta ce ne serve per portare a cottura il riso. Così ottimizziamo i tempi senza perdere nulla nel sapore.
La scelta del riso per un risotto è sempre importante e in questo caso con il Carnaroli non sbagli mai. Ma se punti sul Baldo oppure sul Roma sono due scelte altrettanto azzeccate. E adesso, ecco la ricetta.
Ingredienti:
400 g riso Carnaroli
Questa è la versione più veloce che conosco del risotto alla milanese e per ottimizzare i tempi basta avere tutto quello che ci serve sotto mano.
Prendiamo un tegame capiente e mettiamo a sciogliere metà del burro a fiamma bassa. Appena è fuso facciamo dorare lo scalogno tritato finemente senza alzare la fiamma e senza mettere il coperchio.
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Quando vediamo che lo scalogno prende colore è il momento di mettere a tostare il riso. Mai lavarlo prima, come fa qualcuno, perché il suo amido ci serve. Lo facciamo tostare per un paio di minuti e poi lo sfumiamo con il bicchiere di vino bianco, aspettando che sia evaporato.
A quel punto spezzettiamo il dado e aggiungiamo subito tre mestoli pieni di acqua calda. Andiamo avanti così a cuocere il riso per altri 10 minuti, aggiungendo ulteriore acqua se vediamo che si asciuga troppo.
Mescoliamo velocemente fino a quando diventa cremoso a sufficienza. Poi lo serviamo battendo leggermente sotto il piatto per servirlo all’onda. Infine una macinata di pepe fresco ma portiamo a tavola anche una ciotolina con altro parmigiano o grana: c’è chi ama aggiungerne un po’ anche alla fine, perché negarlo?
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