Richiamo alimentare: attenzione alle cozze dalla Spagna rischiose per la salute. È questo il prodotto attenzionato dal Ministero della Salute.
Le cozze rappresentano un alimento comunemente apprezzato nelle nostre tavole, grazie al loro profilo nutrizionale e al valore proteico. Ma, come molti molluschi, possono comportare dei rischi se non sottoposte ai necessari controlli igienico‑sanitari.
Recentemente, il Ministero della Salute ha segnalato un richiamo precauzionale di un lotto di cozze provenienti dalla Spagna, a causa della presenza di batteri potenzialmente pericolosi come Salmonella ed Escherichia coli (STEC) oltre i limiti consentiti. Questa situazione sottolinea quanto sia importante prestare attenzione agli alimenti di origine estera e mantenere comportamenti adeguati in cucina.
Le cozze, se vive al momento dell’acquisto, possono essere una scelta gastronomica eccellente: ricche di proteine, poverissime in grassi, forniscono anche ferro e zinco. Tuttavia, essendo filtratori naturali, accumulano sostanze presenti nell’ambiente marino. In condizioni igieniche inadeguate o zone di allevamento poco controllate, possono ospitare microrganismi patogeni. Il richiamo in questione mette in luce proprio questa criticità.
Gli effetti di un consumo di cozze contaminate da Salmonella o Escherichia coli non vanno sottovalutati. Si tratta di nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e, nei casi più gravi, complicanze come coliti emorragiche o sindrome emolitico‑uremica (SEU) nei soggetti più vulnerabili.
Per questo motivo, il consumatore viene invitato a rispettare le seguenti linee guida: preferire cozze certificate o da zone di allevamento controllate, assicurarsi che siano vive al momento dell’apertura (gusci chiusi e pronti ad aprirsi dopo cottura), cuocerle sempre adeguatamente e non conservarle troppo a lungo in frigo una volta acquistate.
Ed è buona pratica operare una pulizia accurata dei molluschi, eliminando le incrostazioni, i filamentosi (la “barba”) e scartando quelli che restano aperti prima della cottura. In caso di ricorso al congelamento, è consigliabile mantenerli interi e utilizzarli entro i tempi raccomandati. Anche i ristoranti e i catering sono soggetti a controlli: rigore sui lotti, tracciabilità e rispetto della normativa europea in fatto di molluschi bivalvi viventi (DM 24/08/2015…).
Questo richiamo alimentare ci ricorda come anche alimenti di uso comune possano nascondere rischi, specialmente molluschi filtratori come le cozze. Prima dell’acquisto, verificate sempre l’origine e lo stato dei gusci; una cottura attenta e un consumo responsabile sono fondamentali per evitare problemi di salute.
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