Per quale motivo non bisogna mai scaldare il pesto e perché, se lo fai, stai compiendo un errore tale da rovinare il tuo piatto. Evita di farlo.
Scaldare il pesto rappresenta un errore grave, da penna rossa, come si suol dire. Questo condimento è una delle eccellenze d’Italia, ed è notoriamente legato alla città di Genova. Con questa salsa verde, costituita da basilico, pinoli, Parmigiano, Pecorino, aglio ed olio extravergine d’oliva. Il sapore che ne deriva è intenso e fresco, assolutamente unico. Ed esattamente come per la salsa di pomodoro ed il ragù, esistono anche altri usi che il pesto può soddisfare.

Lo puoi gustare ad esempio su una fetta di pane, per fare delle bruschette. Ma non dovresti mai e poi mai scaldare il pesto. Per sapere come fare ad assaporarne in pieno le proprietà organolettiche, il pesto va trattato in un certo modo. Ed il fatto di non doverlo mai riscaldare rappresenta una regola aurea per fare si che la qualità venga preservata.
Perché non scaldare il pesto?
Il fatto è che, alle alte temperature, ha luogo un processo di ossidazione del basilico. Cosa che finisce con l’alterarne il colore ma soprattutto l’aroma. E sempre il calore finisce con il far deperire quelli che sono gli oli essenziali che si trovano nel basilico, e che gli conferiscono sapore ed odore invitanti. Lo stesso discorso vale per l’olio extravergine d’oliva, che allo stesso modo può finire con il subire una perdita di aroma e di proprietà nutrizionali.
Senza dimenticare poi il Pecorino ed il Parmigiano. Sempre ad alte temperature, pure questi due ingredienti fondamentali possono subire una alterazione tale da rovinare il sapore del pesto. Oltre a non doverlo scaldare, è bene pure sapere in che modo il pesto va conservato.
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L’ideale è riporlo in un vasetto di vetro, ricoprendolo con giusto un filo d’olio extravergine di oliva che ne rallenterà l’ossidazione. Poi tieni ben al chiuso con un coperchio a chiusura ermetica e riponi pure in frigo, per un consumo più nel breve periodo (massimo una settimana).
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Come farlo scongelare in modo adeguato
Per un periodo di conservazione più lungo invece va bene pure il congelatore. Tra l’altro, in questo caso, torna utile il trucchetto del riporre del pesto in degli stampi per le forme del ghiaccio. Così, quando lo scongelerai, avrai già pronte delle porzioni specifiche.

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Se trovi che il tuo pesto sia troppo freddo, puoi lasciarlo a temperatura ambiente per poi mescolarlo prima del suo impiego. Ovviamente il pesto va messo su piatti che risultano già essere cotti, che si tratti di pasta, di bruschette o altro.