La assunzione quotidiana di acqua è molto importante per molti aspetti, ed in particolar modo per i reni. Cosa fare per non sbagliare.

Quale acqua bere per preservare la salute dei reni
Acqua imbottigliata (Ricettasprint.it)

Si sente sempre dire in giro, e non solo da esperti dell’ambito medico e dell’alimentazione, che bisognerebbe sempre bere tanto ogni giorno. Il fabbisogno minimo consigliato è di come minimo due litri al giorno di acqua.

Questa cosa apporta notevoli benefici a più livello al nostro organismo. Bere infatti migliora il metabolismo, aiuta a dimagrire più in fretta, sciacqua l’intestino, tiene lontano la ritenzione idrica e fa bene alla pelle. E molo altro ancora.

In generale poi l’acqua fa bene ai reni perché aiuta a mantenere il giusto equilibrio idrico nel corpo e favorisce la corretta funzione renale. Bere una quantità sufficiente di acqua aiuta a diluire le sostanze di scarto presenti nei reni, facilitandone l’eliminazione attraverso l’urina.

Inoltre, l’acqua contribuisce a prevenire la formazione di calcoli renali e altre complicazioni legate alla salute renale. Infine, una corretta idratazione aiuta a ridurre lo sforzo sui reni e a mantenerli in buona salute nel lungo termine.

Quale acqua fa bene alla salute dei reni?

Quale acqua bere per preservare la salute dei reni
Bottiglia di acqua (Ricettasprint.it)

C’è una tipologia di acqua che è più indicata in questo senso. L’acqua più indicata per avere benefici ai reni è l’acqua naturale, che può contribuire ad idratare il corpo e favorire il corretto funzionamento dei reni.

È importante bere a sufficienza per evitare la disidratazione, che può essere dannosa per la salute renale. Tuttavia, se si ha una condizione medica specifica che richiede un’attenzione particolare all’assunzione di liquidi, è importante consultare il proprio medico per consigli personalizzati.

È sempre consigliabile controllare la presenza di residuo fisso all’interno dell’acqua che compriamo, quando è confezionata. Oppure accertarci che, quando di rubinetto, sia il più scevra possibile da eventuali contaminazioni di altre sostanze come il calcio.

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Controlliamo sempre il residuo fisso

Difatti il residuo fisso dell’acqua si riferisce alla quantità di minerali e sostanze inorganiche presenti nell’acqua, come calcio, magnesio, sodio e potassio. Per chi soffre di calcoli renali, controllare il residuo fisso dell’acqua è importante perché un elevato contenuto di minerali nell’acqua potrebbe favorire la formazione di nuovi calcoli renali.

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Se si ha una tendenza a formare calcoli renali, bere acqua con un basso residuo fisso può essere utile per ridurre il rischio di formazione di nuovi calcoli. Alcune acque minerali naturali hanno un basso residuo fisso, mentre altre acque possono essere trattate per ridurre il contenuto di minerali.

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Inoltre, mantenere un adeguato bilancio idrico e bere a sufficienza può aiutare a prevenire la formazione di calcoli renali, poiché favorisce la diluizione delle sostanze potenzialmente formative di calcoli. Consultare sempre il proprio medico o un nutrizionista per determinare le migliori strategie dietetiche per prevenire la formazione di calcoli renali.