Qual è il contenuto dei surimi di granchio? L’aspetto di questa pietanza made in Japan è peculiare e sa attirare, ma quanto sono buoni?

Surimi di granchio, sapete come sono fatti? Si tratta dei bastoncini a base di crostacei e che rappresentano uno dei manicaretti più noti e rappresentativi della gastronomia del Giappone. Sono molto buoni ed adatti ad essere accostati ad una varietà di pietanze.

Uno dei piatti tipici della cucina giapponese
Uno dei piatti tipici della cucina giapponese

I surimi di granchio possono essere gustati anche da soli, con qualche foglia di insalata o lattuga magari, ed una salsina leggera come potrebbe esserlo una maionese light. Ma al loro interno i surimi di granchio cos’altro contengono?

Una analisi più dettagliata porta all’emergere di quelli che sono solitamente altri tipi di pesce presenti nei surimi di granchio. Come ad esempio lo sgombro ed altre specie ittiche di piccole dimensioni quali i nemitteri. E possiamo equiparare questi bastoncini di colore arancio al di fuori e bianchi all’interno un pò come dei wurstel del mare.

Nel senso che, esattamente come i wurstel, anche i surimi sono preparati mettendo insieme diversi scarti. Una preparazione artigianale può essere ben diversa da una più prettamente industriale, nella quale alcuni avanzi di pesce finiscono con l’essere sminuzzati.

Surimi di granchio, meglio mangiare altro

Difatti la parola “surimi” in giapponese significa proprio “pesce tritato”, n.d.r. E questi scarti vengono poi pressati insieme a degli additivi, che conferiscono al prodotto finale un aspetto come di sempre nuovo ed un sapore artificialmente indirizzato.

Dei surimi industriali acquistati al supermercato
Dei surimi industriali acquistati al supermercato (Adobe Stock)

Poi, prima di essere congelata, ogni singola unità viene arricchita non solo con polifosfati, zuccheri vari e sale, ma anche con un minimo di essenza di granchio, a volte solo per conferirne l’odore e creare così una illusione basata sull’olfatto.

Non mancano poi i seguenti ingredienti:

  • albume di uovo;
  • fecola di patate;
  • grassi vegetali;
  • aromi artificiali al crostaceo;
  • glutammato monosodico;
  • olio di palma;
  • conservanti ed additivi vari;

Insomma, almeno a livello industriale si sconsiglia del tutto il consumo di questo prodotto. Che non comporta alcun vantaggio dal punto di vista nutrizionale e che invece è ricco solamente di sostanze che, se assunte in quantità eccessive, potrebbe presentare delle ripercussioni per la salute.

Per restare sempre aggiornato su news, ricette e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata a tutte le nostre VIDEO RICETTE puoi visitare il nostro canale Youtube.