I principi fondanti della Switch-On Diet, molto esaltata sui social network. Quanto peso ti fa perdere ed in quanto tempo ci puoi riuscire.
Switch-On Diet, sui social se ne parla moltissimo. Un altro suo nome alternativo è quello di dieta coreana, che ha una durata media di un mese e che, nel corso di questo lasso di tempo, riesce a farti perdere un quantitativo di peso davvero niente male. Il tutto senza intaccare la massa muscolare. Il suo ideatore è il medico coreano Park Yong-Woo, e c’è da dire che la Switch-On Diet è particolarmente adatta per chi svolge allenamento frequente.

Infatti consente un dimagrimento con al tempo stesso la garanzia di conferire tonicità e forza ai muscoli. Un altro suo pregio poi è costituito dal sapere tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue. E lo scopo è quello di fare in modo che siano i grassi, invece dei carboidrati, a fare da principale fonte dalla quale l’organismo attinge le energie. Una cosa che avviene proprio regolando i livelli di zucchero all’interno del sangue.
Quanti chili si possono perdere al mese con una dieta low carb?
E difatti un’altra prerogativa della Switch-On Diet è quella di ridurre al minimo utile i carboidrati. Essi non devono sparire ma vanno ridotti quanto serve. Ma va concordato tutto quanto con uno specialista. Andare a toccare i carboidrati vuol dire modificare equilibri che possono alterare lo stato di buona salute.
Quindi evita di fare di testa tua, specialmente con una dieta low carb come questa. In particolare, con la Switch-On-Diet la perdita di peso prevista è da inquadrare all’incirca in 5 chili nel giro di quattro settimane. Se hai fatto tutto quanto come si deve, è questo il dimagrimento che avverrà.

Però uno specialista devi contattarlo anche per sapere quelle che sono le misure giuste da rispettare, le dosi giornaliere e settimanali di alcuni alimenti. E come fare per ottimizzare la dieta coreana alle tue esigenze.
Un esempio di menù settimanale
Per comprendere meglio questa dieta, puoi seguire un esempio di giornata alimentare tipica nella Switch-On Diet:
- Colazione: Uova strapazzate con avocado e spinaci.
- Pranzo: Pollo, tacchino o tofu accompagnato da una porzione di verdure non amidacee e un carboidrato complesso come la quinoa.
- Cena: Salmone servito con broccoli e noci.
- Spuntini: Frutta secca o yogurt greco.
Un altro aspetto importante è la gestione degli orari dei pasti. La dieta suggerisce un lungo digiuno notturno di 10-12 ore dopo cena, utile per incoraggiare l’organismo a utilizzare i grassi come carburante.
Le tre fasi della Switch-On Diet
La Switch-On Diet consta di tre fasi. La prima è detta di Reset glicemico, e vede un taglio netto di calorie e di zuccheri per stabilizzare per l’appunto la glicemia. In questo periodo l’alimentazione prevista è costituita da fibre e a proteine magre.
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La seconda fase, chiamata di Attivazione metabolica, vede invece un netto colpo di ghigliottina ai carboidrati assunti. Al contempo c’è una importante assunzione di proteine e di grassi buoni, per fare in modo che aumenti il processo che porta l’organismo a bruciare i grassi per ricavare energia.
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E l’ultima fase è quella della stabilizzazione, che vede un aumento dei carboidrati introdotti. Con in contemporanea lo svolgimento di attività fisica con regolarità. Cosa che aiuta, per l’appunto, a stabilizzare il peso.