Cosa è previsto di Regione in Regione in tutta Italia per lo svolgimento dei test sierologici. La campagna è partita il 25 maggio ma si può agire in autonomia.

Test sierologici
Test sierologici FOTO Getty Images

In materia di test sierologici e tamponi, da lunedì 25 maggio sono partite le telefonate da parte della Croce Rossa volte ad individuare le persone che possono fornire un contributo positivo nella lotta al virus.

 

Il personale sanitario specializzato ha cominciato a chiamare a casa quei soggetti che possiedono i requisiti giusti per fornire del plasma immune dal virus, perché dotato di anticorpi sviluppati dai soggetti che sono riusciti a battere la malattia. Si tratta di una indagine assolutamente non obbligatoria. Ma il contributo delle persone coinvolte sarà certamente molto importante. Nel frattempo ciascuna regione ha iniziato anche ad organizzarsi in modo autonomo. È anche bene ricordare come Ministero della Salute, Iss e comitato tecnico-scientifico che affiancano il Governo ritengono il tampone faringeo ancora lo strumento primario nell’individuazione dei casi di positività. I test sierologici non possono sostituire i tamponi per diversi motivi. Come agiscono le diverse regioni?

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Test sierologici, le regioni del Nord

  • Valle D’Aosta: fa parte dell’indagine di rilevamento in ottica test sierologici.
  • Trentino-Alto Adige: nella Provincia Autonoma di Trento fa parte allo stesso modo del rilevamento, iniziato mercoledì 27 maggio 2020 e con 4200 residenti del suo territorio interessati e distribuiti in 48 Comuni.
  • Friuli Venezia-Giulia: la Regione ha previsto dei test in 21 centri selezionati, con la possibilità di poterli svolgere anche a domicilio accordandosi con la Croce Rossa Italiana. I risultati di tutti i test verranno analizzati poi dalla Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina al laboratorio dell’ospedale di Monfalcone
  • Lombardia e Veneto: sul territorio è in corso lo svolgimento di test sierologici a tappeto. In Lombardia c’è la possibilità di potere usufruire del test per chi è stato in isolamento fiduciario a prescindere o meno dalla presenza di sintomi. Bisogna contattare l’Ats consultando i laboratori idonei sui vari siti web di riferimento.
  • Piemonte: previsti test a tappeto a membri del personale sanitario e delle forze dell’ordine. I cittadini possono rivolgersi invece agli ambulatori accreditati dalla Regione.

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In alcune zone è in corso la campagna governativa

  • Liguria: test già al via su pazienti e dipendenti delle case di riposo per anziani. Si parla di circa 20mila persone, con una positività dell’8% tra gli operatori e del 14% tra i pazienti.
  • Emilia-Romagna: sono oltre 105mila i test sierologici già svolti, con particolare attenzione alle zone rosse di Piacenza e del comune bolognese di Medicina. Per i privati cittadini vengono promossi test eseguiti da laboratori selezionati, con costi a carico dei cittadini stessi.
  • Toscana: qui dopo l’individuazione di individui positivi viene proposto il pernottamento in appositi ‘alberghi’. Si può anche rifiutare ma in quel caso c’è l’obbligo per l’intero nucleo familiare di restare in quarantena.
  • Marche: si segue l’indagine sierologica di Ministero della Salute ed Istat. Sono 5405 le persone interessate in 75 località.
  • Umbria: già a marzo la Regione ha acquisito dei test, verso la metà del mese. I cittadini in privato possono rivolgersi a degli ambulatori previa prescrizione medica e permesso scritto per dare il proprio consenso. Intanto va seguito l’isolamento fiduciario.
  • Lazio: analisi a pagamento per i cittadini, con laboratori dove poterle svolgere che fanno capo alle Asl di riferimento

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Come si agisce al Sud

  • Molise: già 2000 i test acquisiti, con la Regione che pure fa parte dei test di Governo ed Istat.
  • Abruzzo: anche qui c’è la raccolta di campioni di Governo ed Istat, con 5561 persone interessate in 62 Comuni.
  • Campania: è possibile svolgere esami in privato presso i laboratori autorizzati. Con isolamento fiduciario in caso di positività e tampone da svolgere poi il prima possibile.
  • Puglia: per agire in privato serve la prescrizione di medico o pediatra. In caso di positività al test, sarà l’Azienda Sanitaria a farsi carico dei costi.
  • Calabria: coinvolta nella indagine di Governo ed Istat con 93 Comuni e 6314 individui.
  • Sicilia: test da svolgere in maniera privata in laboratori di ogni tipo e che siano autorizzati.
  • Sardegna: indagine di Governo ed Istat per 7985 persone in 89 Comuni.

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