Sono davvero numerose le truffe che vengono messe in atto giorno dopo giorno, ma la truffa del supermercato 2.0 sta facendo sempre più vittime inconsapevoli. Ecco di cosa si tratta nello specifico.
Negli ultimi anni i cittadini italiani hanno dovuto imparare a difendersi in ogni ambito del quotidiano, anche in relazione a normali transazioni bancarie, acquisti di beni online su varie piattaforme e non solo.

Diventa indispensabile imparare a decifrare i link che riceviamo, i messaggi di phishing e persino le e-mail che promettono sconti in cambio dei nostri dati personali, compresi quelli bancari.
Il tutto non finisce qui, perché recentemente si è parlato di un altro tipo di truffa che, a quanto pare, verrebbe messa in atto nei supermercati e che sta lasciando a bocca aperta anche le vittime inconsapevoli. Ecco di cosa si tratta.
Truffa del supermercato 2.0, vittime davvero in aumento?
Nei mesi scorsi, numerosi consumatori hanno lanciato un nuovo allarme circa truffe che si verificherebbero giorno dopo giorno nei supermercati. Un esempio pratico è rappresentato dal cambio delle confezioni per alcuni alimenti e altri prodotti: il peso diminuisce, ma il prezzo in alcuni casi è aumentato considerevolmente.
Il tutto non finisce qui, perché molti hanno lamentato anche prezzi più alti per le confezioni di verdura, che hanno un maggior costo di mercato. Un prezzo spesso giustificato dalla presenza di un prodotto finito, dal quale sono stati rimossi gli scarti, pulito a dovere e pronto al consumo. Lo stesso vale anche per la frutta, ma in questo caso più che di truffa si parla di un errore clamoroso: l’acquisto di frutta già tagliata e messa sul mercato.

Non comprare mai questi prodotti, li considerano già una truffa
La frutta venduta nei supermercati si divide in cinque gamme, che si classificano così: frutta fresca venduta al dettaglio a pezzo, in barattoli di vetro o lattina, frutta surgelata, frutta già lavata e confezionata pronta all’uso, infine quella proposta in confezione sottovuoto e già cotta.
Ogni tipo di frutta, a seconda della confezione, prevede anche metodi e tempi di conservazione. Quella fresca dura decisamente di più ma non è pronta al consumo come le altre, e dobbiamo togliere noi gli scarti. In particolar modo, poi, l’attenzione si concentra sulla frutta già tagliata da portare a casa, presente nei banchi frigo, come nel caso di quella avvolta nella pellicola alimentare, come avviene spesso con l’anguria, il melone giallo o il cantalupo.
Comprare questo tipo di frutta potrebbe rappresentare un grave errore, perché non si tratta più di un alimento fresco: dal momento in cui è stato aperto per essere messo in vendita, ha già cominciato il processo di ossidazione. Inoltre, questi prodotti vengono esposti in frigoriferi a temperature molto basse, spesso inferiori a quelle dei frigoriferi di casa. Per questo motivo, i tempi di durata dell’alimento si accorciano notevolmente e abbiamo solo pochi giorni per poterlo consumare.
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Sulla base di questa motivazione, quindi, il consiglio è sempre quello di comprare frutta appartenente alla prima gamma, così da procedere autonomamente nella preparazione e conservazione, garantendo freschezza e qualità nella nostra alimentazione.
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