Vacanze estate 2020 | le decisioni delle Regioni su come andare al mare

Come ci comporteremo al mare? La situazione vacanze estate 2020 sarà certamente originale, sono tanti i provvedimenti sotto la lente d’ingrandimento.

Capitolo vacanze estate 2020: le prossime saranno certamente molto particolari. L’epidemia in corso certamente sarà ancora presente anche nei mesi estivi ed andrà a modificare ulteriormente quelle che sono le nostre abitudini.

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Gli operatori del settore sono pronti ad aprire pur dovendo sottostare a delle regole molto rigide, che imporranno il distanziamento sociale ed avranno come scopo quello di limitare il più possibile la circolazione del virus. Di certo assisteremo a qualcosa di mai visto prima. Le compagnie aeree hanno provveduto a mettere di nuovo a disposizione voli per tutta Italia ed Europa, facilitando nel caso anche le operazioni per eventuali rimborsi in caso di ripensamento dell’ultimo minuto. Ed ogni Regione predisporrà una serie di regole alle quali sottostare.

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Vacanze estate 2020, i provvedimenti al vaglio delle Regioni

Il Veneto ad esempio molti stabilimenti offriranno alle singole famiglie spazi appositi da 50 metri quadri, con continue sanificazioni di sdraio, lettini, ombrelloni, bagni, docce e molto altro. Previsti anche percorsi dedicati e divieti di stazionamento prolungato e di assembramenti. Per andare al bar bisognerà affidarsi ad una sola persona, che dovrà ritirare quanto desiderato e pagare, il più velocemente possibile. Gli ingressi negli stabilimenti potranno essere prenotati via telefono o internet, e questo dovrebbe evitare eventuali file. In Emilia-Romagna si pensa alla consegna di lettini a domicilio, per permettere a chi avrà spazi adeguati a casa di poter prendere il sole. Mentre dovrebbero essere consentiti i pranzi sotto all’ombrellone, per non affollare i punti ristoro.

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Steward, termoscanner, ingressi contingentati

La Liguria sembra propensa a piazzare degli steward a guardia delle spiagge libere. Questo proprio allo scopo di evitare assembramenti, che in tali spazi sono di formazione molto più facile. Il governatore Giovanni Toti auspica che i primi turisti possano arrivare già da giugno, per dare una mano al settore turistico a risollevarsi. Invece nelle località balneari della Campania dovrebbero vedere l’installazione di termoscanner negli stabilimenti privati e di piazzare sempre steward oppure i vigili sulle spiagge libere. Sulle isole campane, e ad Ischia in particolare, c’è l’ipotesi di impiantare delle piattaforme galleggianti per 2-3 persone ognuna, direttamente in mare. Cosa che garantirebbe un certo distanziamento fisico tra i bagnanti.

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Anche i droni per controllare le spiagge

Nel Lazio sorge l’ipotesi di fare ricorso a braccialetti contro gli assembramenti ed a prenotazioni tramite app dedicata, con spiagge tutte a numero chiuso. Più o meno stessi provvedimenti anche in Sardegna, con anche l’utilizzo di droni per controllare le spiagge del proprio territorio. In Puglia invece sono sempre pronti i tamponi. Difficile invece che possa essere richiesto l’uso di mascherine. Si confida anche sulla salubrità del mare e della sabbia e dei raggi solari diretti. E provvedimenti simili a tutti quelli descritti verranno intrapresi anche sulle coste di Toscana, Calabria, Basilicata, Sicilia, Molise, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia.

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