Sbarca pure dalle nostre parti il vino in lattina, che ha dei vantaggi anche produttivi. Quali sono, anche se non mancano degli ostacoli.
Vino in lattina, l’ultima frontiera nell’ambito del settore del consumo di bibite vede proprio questa introduzione. Dopo il vino in brick di cartone, che esiste da anni e che fa da alternativa a quello classico in bottiglia, ora qualcuno ha pensato di mettere il vino in lattina.
La cosa però rappresenta una novità solamente dalle nostre parti. Negli Stati Uniti il vino in lattina esiste già da un bel po’, ed allora perché non provare a diffonderlo anche qui quindi? Alla base di tutto ciò poi ci sarebbe anche una motivazione nobile.
A quanto pare mettere il vino nelle lattine sarebbe più ecosostenibile del confezionarlo in altri formati. Ciò porterebbe ad una riduzione nelle emissioni di carbonio prodotte dall’industria.
Il più ci sono dei vantaggi ulteriori anche per quanto riguarda i trasporti, resi più facili dalle lattine anziché dalle bottiglie di vetro. Non manca però anche qualche ostacolo in questo senso.
Vino in lattine, quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi
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Ostacolo che è rappresentato dal fatto che una lattina finisce con l’esercitare un fascino ed una attrattiva ben minori rispetto al vino in bottiglia. Per cui, per quanto le lattine possano risultare più convenienti e più ecocompatibili, il rischio è quello di arrivare a vendere di meno.
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Come sempre avviene quando c’è da fare i conti con delle novità, si finisce il più delle volte con il dovere scontrarsi con le resistenze dei consumatori. I quali ad esempio non hanno una percezione granché positiva anche del vino in brick.
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L’idea maturata in questa situazione è che si vada ad acquistare un qualcosa che sia qualitativamente non all’altezza. L’accezione è presente già con il vino in brick, che viene considerato di qualità media.
