Una rivista specializzata di settore che tutela i consumatori ha scoperto una pratica irregolare che riguarda delle marche di aceto balsamico in commercio.

L’aceto balsamico è un prodotto rinomato e che è riconosciuto essere di grande qualità. Occhio però alle truffe, che purtroppo sono sempre dietro l’angolo

aceto balsamico
Test sull’aceto balsamico Foto dal web

Öko-Test, la rivista tedesca che tutela gli interessi dei consumatori, ha compiuto dei test sulla qualità di svariate marche messe in vendita in diversi supermercati e discount.

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Qui emerge quella che è una consuetudine che può essere ritenuta a tutti gli effetti truffaldina quando se ne abusa. E che riguarda in particolare l’aceto balsamico bianco, che alcuni produttori che si credono furbi sono soliti allungare con delle sciroppo di zucchero concentrato.

Questo ingrediente, economico e di facile reperibilità, ha nelle intenzioni dei produttori quello di rimpiazzare il mosto di uva, che sarebbe normalmente richiesto. Sono 20 in particolare le tipologie di aceto balsamico prese in disamina da Öko-Test.

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Aceto balsamico, cosa fanno alcuni produttori

Ci sono comunque delle buone notizie in queste osservazioni compiute in laboratorio. Di queste 20 marche esistenti in commercio, nessuna ha presentato delle contaminazioni da sostanze potenzialmente nocive, come i pesticidi.

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Ma per gli aceti balsamici bianchi, nonostante nella lista degli ingredienti venga dichiarato il mosto d’uva, esso può non essere presente in maniera “sincera”. Nel senso che è possibile imbattersi in dello zucchero estratto da esso.

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Una pratica che viene considerata ad ogni modo legale, ma che a giusta ragione può fare storcere il naso. Il tutto con la scusa di dare ai consumatori “un condimento più leggero”. Emerge poi un’altra indicazione generale: gli aceti che costano di più sono qualitativamente i migliori.

Foto dal web