Comunicazione urgente da parte del Ministero della Salute in merito ad un richiamo alimentare per Listeria. Il prodotto in questione non va consumato.

Listeria in un salume
Listeria in un salume Foto dal web

Giunge comunicazione, da parte del Ministero della Salute, della presenza sul mercato di un marchio di coppa di testa sottovuoto. Proprio questa è la denominazione di vendita di tale articolo alimentare, sottoposto ora a richiamo urgente su disposizione dello stesso Ente.

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Il nome o la ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è Ariccia Food Srl – Ariccia. Che è anche il nome del produttore. Questa coppa di testa sottovuoto presenta come problematica alla base del richiamo alimentare la sospetta presenza di Listeria monocytogenes.

La contaminazione batterica da Listeria è emersa a seguito di un controllo sulla qualità del prodotto, svolto in laboratorio su di un campione dello stesso. Anche la minima quantità di questo batterio ha fatto si che le autorità preposte al mantenimento degli standard di qualità optassero per la diffusione del provvedimento di richiamo alimentare.

All’interno della circolare del Ministero della Salute è possibile prendere visione di alcuni dettagli salienti ai quali fare riferimento per riconoscere questo articolo sottoposto a richiamo alimentare.

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I dettagli sul prodotto alimentare richiamato

Anzitutto c’è il peso, con le confezioni di questa coppa di testa “Ariccia” che variano dai 200 grammi ai 5 chili. Poi il numero di lotto, identificabile in 05/07. La data di scadenza o termine minimo di conservazione è indicata nel 13/09/2021.

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Le indicazioni fornite da parte del Ministero della Salute recitano quanto segue, a tutela dei consumatori. “Non consumare il prodotto. Rischio di infezione con segni clinici gastrointestinali ed ipertemai (febbre). Contattare il proprio medico di famiglia o struttura sanitaria Asl. Riconsegnare a questo punto il prodotto non consumato”.

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La notifica di richiamo alimentare si prefigura quindi come estremamente urgente, date le possibili conseguenze sulla salute dei consumatori.

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