Per contrastare l’aumento dei prezzi è utile procedere con cautela, cos’è che aumenterà a ridosso di Natale nei supermercati.

Aumenti dei prezzi per la spesa di Natale nei supermercati
Banconote in euro (Ricettasprint.it)

Aumento dei prezzi, nonostante la crisi energetica ed il peggio anche per quanto riguarda le bollette ed i carburanti sia passato già da un pezzo, molti prodotti e beni continuano a costare tanto. È sempre la solita storia: anche quando la tempesta se n’è andata, alla fine i prezzi raggiunti con i rincari non scendono più, e restano stabili. E questo anche a fronte del ben noto ed odioso fenomeno dello shrinkflation, ovvero della sgrammatura.

Paghiamo di più qualcosa che è presente in misure e dimensioni inferiori. Ad esempio la pasta, la confezione di biscotti o di merendine, la confezione del detersivo e così via. L’aumento dei prezzi, se prima era giustificabile con un aumentato costo delle materie prime e delle risorse energetiche, ora non sembra essere più giustificabile, in base a quanto sostiene il Codacons. L’associazione dei consumatori ha fatto un esempio che la dice lunga in proposito.

Aumento dei prezzi, il monito del Codacons

Aumenti dei prezzi per la spesa di Natale nei supermercati
Supermercato interno (Ricettasprint.it)

Panettoni, pandoro e tanti altri dolci natalizi tipici della gastronomia italiana costano tutti quanti in media come un anno fa, con una marcata tendenza all’aumento seppur di poco. Buona notizia? No. Secondo il Codacons dovrebbero costare di meno e non ci sono motivi per i quali l’esborso fatto alle porte di Natale 2023 sia il medesimo di quello del Natale del 2022. Chiaro segno che qualcuno intende specularci sopra, e che probabilmente anche il Governo Meloni non è abbastanza attento nel proteggere e tutelare i cittadini sotto questo punto di vista.

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Al di là del carrello anti crisi e della iniziativa per cercare di portare più famiglie nei ristoranti, bisognerebbe intervenire in maniera seria contro le situazioni di speculazione. Intanto faremmo bene ad informarci su quali sono i prodotti che aumenteranno nelle ultime settimane dell’anno. Sempre il Codacons fa sapere che potremmo andare incontro a dei rincari sugli alimentari del 16% in media rispetto alla fine del 2022.

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Quali sono i prodotti da allarme rosso a dicembre

L’elenco riguarda:

pesce;
salumi;
formaggi;
miele;
confetture;
frutta secca;
torroni e dolci di Natale;
lenticchie;
vini e spumanti.

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In alcuni casi poi i rincari potrebbero finire con il diventare fuori controllo proprio nei giorni immediatamente precedenti Natale. Un buon consiglio per evitare di finire con le tasche eccessivamente alleggerite consiste nel comprare prima quello che può essere congelato per poi tirarlo fuori al momento giusto. Si risparmierà un sacco senza fare alcun sacrificio in termini di qualità.