Bigazzi gatti verità
Cosa si nascondeva dietro alla vicenda Bigazzi gatti FOTO ricettasprint

Beppe Bigazzi gatti, la spinosa vicenda che gli era costato il posto a La Prova del Cuoco presenta un retroscena fino ad oggi sconosciuto.

La scomparsa di Beppe Bigazzi ha segnato in particolar modo il pubblico de ‘La Prova del Cuoco’. Nonostante la polemica sul cucinare i gatti, quel “burbero dal cuore tenero”, come lo ha voluto ricordare Antonella Clerici, era molto apprezzato per la schiettezza e per le immancabili competenze. Una stima che resterà immutata anche ora che non c’è più. Di Bigazzi parla un suo storico amico, Paolo Tizzanini. A fanpage questi ricorda il ‘toscanaccio’ originario di Terranuova Bracciolini. “Negli ultimi tempi non si muoveva più, quindi era difficile vederci. Però ci sentivamo circa tre volte a settimana. La nostra amicizia è stata vera, sincera. Lui era un uomo di profonda cultura e ha conosciuto anche due presidenti degli Stati Uniti. Ha fatto cose molto importanti in vita sua”.

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Beppe Bigazzi, solo pochi intimi al suo funerale

Eppure al funerale di Beppe Bigazzi sono andate soltanto 20 persone. Questo però per volontà dello stesso Bigazzi, che aveva indicato di volere una cerimonia intima e privata. Cosa che Tizzanini conferma dopo averlo appreso dalla moglie Giuseppina. “Mi ha detto di restare in silenzio e di parlare solo dopo le esequie. Per volontà di Beppe erano presenti soltanto i suoi figli, Giuseppina, io, mia moglie e qualcun altro. Ha voluto andarsene senza clamori, nel suo stile. Dopo aver chiuso con la televisione si era ritirato a vita privata. E la sua mente è rimasta lucidissima fino all’ultimo secondo”. L’amico descrive Beppe Bigazzi come “di soli 20 chili ormai. E non è vero che era malato. Se ne stava a letto e non mangiava più. Nonostante ciò mi è parso sereno. La dottoressa gli ha detto che non aveva alcun male, era lui che si stava lasciando andare. Ha avuto il coraggio di decidere per se stesso fino all’ultimo e va rispettato anche per questo. Aveva una saggezza ed una intelligenza tali da portarlo avanti fino a 200 anni”.

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Bigazzi gatti, “quello fu il pretesto per mandarlo via, era un personaggio scomodo”

Un altro aspetto degli ultimi giorni del buon Bigazzi. “Gli ho portato del vino buonissimo e dei fagiolini zolfini appena colti. Sono stati l’ultima cosa che ha mangiato, era il 3 ottobre. La sua terra gli è rimasta sempre dentro, aveva gli occhi lucidi. Smentisco che avesse un qualunque tipo di malattia – ribadisce Tizzanini – aveva le tipiche patologie tipiche di chi si trova in età avanzata. Mi ha dato l’impressione di aver voluto abbandonare di sua spontanea volontà questa vita”. Infine sulla vicenda della ricetta di gatto. “C’era la Isoardi quel giorno, un giovedì grasso. Elisa sostituiva la Clerici in gravidanza. Forse con Antonella non sarebbe scoppiato quel putiferio, lei lo avrebbe fermato. Alcuni sponsor ritenevano Beppe un personaggio scomodo. Quella fu una scusa per silurarlo. Ma lui era una persona schietta, vera, sincera. Un uomo del Rinascimento nato nel secolo sbagliato. Non gli piaceva apparire ma essere. Anche nella morte ha dimostrato la sua grandezza”.

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