Tra il Brasile e la Cina sorge una antipatica discussione che riguarda l’epidemia di Coronavirus. Sotto accusa un prodotto alimentare importato dal Sud America.
Si sta sfiorando lo scontro diplomatico tra il Brasile e la Cina. Tutto a causa di un episodio che rientra nel novero di quanto sta accadendo a causa della epidemia da Coronavirus. Le autorità dello stato sudamericano hanno chiesto formalmente a Pechino di fornire loro i risultati dei test di laboratorio che avrebbero rilevato tracce del Covid 19 in delle ali di pollo esportate proprio dal Brasile.
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Lo ha reso noto il Ministero dell’Agricoltura brasiliano. La richiesta ha avuto luogo in occasione di un incontro nella città di Shenzhen, nella provincia del Guangdong, dove martedì 25 agosto 2020 gli addetti all’agricoltura brasiliani hanno incontrato i funzionari della sanità e del commercio locali. Da parte sua, la Cina ha risposto affermando che tali risultati svolti dai suoi scienziati sono al momento sotto custodia dei vertici sanitari del Guangdong. Quest’ultimi non hanno preso parte all’incontro ufficiale. I brasiliani hanno detto che continueranno a mantenere i contatti con il governo municipale, provinciale e centrale della Cina per ottenere i rapporti di laboratorio e altre informazioni pertinenti relative al caso. Al centro delle discussioni ci sono delle ali di pollo che provengono da un impianto di produzione brasiliano.
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Coronavirus, le ali di pollo di produzione brasiliana creano uno scontro istituzionale
La società che lo gestisce ha sospeso di sua spontanea iniziativa le esportazioni verso la Cina dallo scorso 20 agosto. Questo in attesa che la situazione presenti degli ulteriori sviluppi. I cinesi sostengono da par loro che tre campioni di questo prodotto alimentare hanno mostrato delle tracce di presenza del virus che porta al manifestarsi del Covid. Questo riguarda tanto il pollo quanto la confezione usata per contenerlo. “Le autorità sanitarie di Shenzhen non sono state in grado di dire se i risultati riguardassero solo il rilevamento del materiale genetico del virus o del virus attivo, né sono state in grado di fornire ulteriori informazioni sulla presunta scoperta”, afferma il comunicato. E contestualmente le Filippine e Hong Kong hanno deciso di fermare le esportazioni di pollame dal Brasile.
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