La frittura di calamari è uno dei piatti a base di pesce più buoni e sani: qui è ancora meglio perché usiamo il forno e una panatura leggerissima
Il bello della frittura di pesce è la sua croccantezza, oltre al sapore. Il brutto della frittura di pesce è quando la mangiamo unta e in più c’è odore in tutta la cucina.
Può succedere anche con la frittura dei calamari, buonissima ma potenzialmente pericolosa. Se fai così però non corri nessun rischio.
I calamari hanno un grande valore nutrizionale, anche perché sono ricchi di proteine e anche molto digeribili. In più una porzione preparata così pesa per meno di 400 calorie. Il segreto è nella panatura perché non c’è la farina classica. Scopri come la sostituiamo.
Ingredienti:
800 g di calamari
La prima operazione da fare per una perfetta frittura di calamari in forno che non puzza e scrocchia sotto i denti è la pulizia dei molluschi. Con un coltello eliminiamo le interiora e la cartilagine che troviamo sul dorso del calamaro: è sufficiente tirarla e la sfiliamo facilmente.
Versiamo la farina di mais in un piatto piano, la condiamo con un pizzico di sale fino e soprattutto con la paprica dolce. Mescoliamo con un cucchiaio ed è pronta. Riprendiamo i calamari, anelli e tentacoli, che sono rimasti leggermente umidi. Lo rotoliamo bene nel piatto con la farina saporita e li teniamo da parte.
Prendiamo una teglia da forno bassa e rettangolare. Copriamo la base con un foglio di carta forno e lo spennelliamo con un filo di olio extravergine d’oliva. Quando abbiamo finito, appoggiamo anelli e tentacoli dei calamari sulla teglia distribuendoli bene.
Accendiamo il forno a 180° e lo lasciamo riscaldare per 10 minuti. Quindi laviamo bene un limone non trattato e lo tagliamo a fettine. Metà le mettiamo nella teglia accanto ai calamari e l’altra metà la teniamo per il servizio.
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Infiliamo la teglia nella griglia centrale del forno e lasciamo cuocere tutto per 20 minuti, girando i calamari a metà della loro cottura. Quando sono pronti, belli dorati e leggerissimi, li tiriamo fuori e li condiamo con un po’ di sale fino. Li portiamo a tavola su un vassoio con le altre fette di limone e li serviamo ancora caldi, altrimenti si perde la poesia.
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