C’è la cessione di più di mille supermercati ad un ambizioso gigante, che ora assume il controllo di tutti questi punti vendita presenti nel nostro Paese.
Un altro grosso nome della Grande Distribuzione Organizzata se ne va dal nostro Paese, armi e bagagli, annunciando la chiusura di ben 1027 supermercati, alcuni dei quali erano aperti da anni. C’è l’annuncio ufficiale rilasciato proprio da parte della catena interessata, che è davvero celebre e che si era fatta una nomea nel settore, mettendo su pure un consistente quantitativo di clienti affezionati, come si suol dire.
Ma nonostante il grande livello di fidelizzazione di molte persone, non c’è stato niente da fare. C’è la chiusura, almeno in Italia, anche se questa brutta notizia è stata controbilanciata da una bella. Perché tutti i negozi di questa azienda, dei quali 642 appartenevano alla stessa e gli altri quasi 400 erano invece gestiti in franchising, sono ora di proprietà della multinazionale italiana New Princes Group, nota in passata come Newlat e con sede a Reggio Emilia.
Carrefour vende tutto, la situazione
E che tra l’altro di recente ha acquistato per 120 milioni anche il marchio Plasmon e tutto lo stabilimento produttivo dei biscotti a Latina, con annessi più di 300 dipendenti. A vendere tutto a New Princes Group in questo caso è stata Kraft Heinz.
Tornando invece all’acquisizione dei più di mille supermercati acquisiti dalla stessa New Princes Group, il nome del venditore è molto famoso.
Infatti è quello di Carrefour, che ha seguito in questo quanto fatto dalla connazionale Auchan, che dal 2020 in poi aveva chiuso i battenti per cedere il passo in questo caso a Conad. E c’è anche una ulteriore possibile buona notizia: pare che i lavoratori possano riuscire a mantenere per la stragrande maggioranza il loro posto di lavoro.
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Si spera per i tanti lavoratori coinvolti
Non si sa ancora se Carrefour Italia continuerà ad esistere dopo la cessione del 100% della stessa a New Princes Group. Questo ad ogni modo rappresenta un ulteriore fattore di crescita per la grossa società emiliana, che nell’operazione pare abbia speso più di un miliardi di euro. Il suo obiettivo è quello di arrivare ai 3,4 miliardi di euro di fatturato o poco meno.
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La missione però non sarà facile, almeno in Italia, dove c’è stato un calo dei consumi, sicuramente da attribuire ai prezzi che salgono di continuo a fronte di stipendi che invece si sono cristallizzati da anni.
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Come detto, non si sa se le attività di questi mille e più punti vendita andranno avanti con ancora l’insegna Carrefour e con il personale solito. In totale dovrebbero essere coinvolte diciottomila persone, tra circa diecimila impiegati fissi ed altri ottomila a vario titolo.
