Mangiare cibi in estate è una cosa che non andrebbe mai fatta alla leggera. Con il caldo infatti aumentano le insidie sulla sicurezza. Quali sono le norme da seguire.
Cibi in estate, ci sono tanti aspetti ai quali dobbiamo prestare grande attenzione. In caso contrario potrebbero sorgere delle controindicazioni tali da pregiudicare il nostro stato di salute. Il calore dei mesi centrali dell’anno è gran nemico degli alimenti.
E più che mai con i cibi in estate bisogna fare ricorso al frigorifero ed alle borse refrigeranti. La stessa attenzione poi la meritano anche le bevande. Gli alimenti sono spesse volte deperibili a strettissimo giro, se li si lascia a temperatura ambiente.
Con il caldo poi questo processo si velocizza in maniera ulteriore. Guai a lasciare sughi e salse, yogurt, formaggi freschi, latte, frutta e verdura e tanto altro al di fuori del frigo. Ma l’esposizione diretta al Sole può creare inconvenienti non da poco anche e soprattutto quando siamo in spiaggia.
Lì il Sole picchia forte più che in ogni altro luogo, e c’è bisogno di accorgimenti ben precisi allo scopo di evitare delle possibili intossicazioni alimentari. A questo scopo il Ministero della Salute ha pubblicato un decalogo nel quale informa le persone a prestare la giusta cura alla conservazione ed al trasporto di cibo nel corso del periodo estivo.
In particolare l’attacco di batteri e microrganismi vari è molto frequente ad una temperatura compresa tra i 10° ed i 50°. Per quei cibi predisposti la cosa più importante da fare è cuocerlo ad almeno 70°, allo scopo di dissolvere ogni microrganismo presente all’interno. Una cosa che bisogna fare per almeno dieci minuti.
E che va fatta pure con cibi già cotti, specialmente se lasciati a temperatura ambiente. Importantissimo è anche riporre i cibi più deperibili in delle borse frigo, già dall’acquisto al supermercato, e fino a quando non arriviamo a casa per spostarle nel frigorifero.
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Meglio evitare pure di comprare cibo all’aperto dai venditori in spiaggia, perché in quelle condizioni è difficile garantire la necessaria sicurezza in ambito alimentare. Ed ancora, lasciare cibo a temperatura ambiente rappresenta anche un forte richiamo per gli insetti. Con un ulteriore fattore di contaminazione batterica.
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Le regole basilari da rispettare sempre per stare al sicuro e per potere garantire qualità e salubrità al cibo sono, in sintesi, conservarlo ad una temperatura di 4° ed anche meno, e cuocerli a 70° o più per diversi minuti. Tutto questo contribuirà a debellare qualunque carica batterica eventualmente presente.
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Per i cibi che deperiscono subito si consiglia di consumarli subito dopo la preparazione, ed eventualmente di congelarli in freezer, se l’intenzione è quella di consumarli a distanza di giorni, riscaldandoli prima di consumarli.
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