Cinzia Cannavacciuolo racconta
Cinzia Cannavacciuolo racconta

Una donna splendida Cinzia Cannavacciuolo o meglio Primatesta. Questo il suo cognome da nubile, prima di incontrare l’affascinante chef partenopeo che le ha rubato il cuore. Una storia simile, che si dirama da nord a sud passando per il mondo, tra una miriade di esperienze lavorative culminate in un fruttuoso futuro professionale. Anche Cinzia infatti proviene dall’ambiente della ristorazione. In realtà, più precisamente, la sua carriera inizia tra le mura dell’hotel di proprietà della sua famiglia a Pettenasco, un piccolo comune nella provincia di Novara. E’ qui che la bella signora Cannavacciuolo ha mosso i primi passi, qui che ha iniziato la sua esperienza lavorativa dopo il diploma alla scuola alberghiera di Varallo. Tutto ciò per poi espandere i suoi orizzonti viaggiando per il mondo, alla ricerca di nuove idee e con un bagaglio di progetti da realizzare.

Cinzia Cannavacciuolo racconta: “Il primo incontro con Antonino”

Un amore sbocciato in cucina: non è un aneddoto scontato, ma pura realtà. “Il papà di Tony, anche lui cuoco, negli anni Novanta decise di mandare il figlio dalle nostre parti ad imparare il mestiere” accenna Cinzia. Per la precisione, Antonino iniziò la sue esperienza all’albergo San Rocco di Orta. Poichè però il padre di Cinzia era da tempo alla ricerca di un cuoco di partita, lo stesso gestore del San Rocco gli suggerì Antonino per una collaborazione. I due giovani, allora poco più che ventenni, divennero subito amici. Ben presto però il legame si trasformò in qualcosa di più profondo, un rapporto che Cinzia volle fortemente coltivare nonostante i continui spostamenti di Antonino. “Se non fosse stato per me, probabilmente ci saremmo persi” sottolinea Cinzia, continuando “Lo andavo a trovare sempre, ovunque si trovasse”. Un grande amore stava sbocciando, una storia che ben presto si sarebbe convertita in un progetto di vita, ma anche professionale.

Villa Crespi, l’inizio di una storia professionale e non solo

Di lì a poco infatti, Antonino propose a Cinzia di rilevare Villa Crespi. “Eravamo quasi fidanzati” ricorda Cinzia con un sorriso. Così ha avuto inizio un periodo molto impegnativo fatto di sacrifici, ma anche di una grande determinazione. Lavorare uno accanto all’altra, affrontare insieme le difficoltà, rende i due giovani ancora più complici ed uniti. “Quando abbiamo aperto eravamo in quindici a fare tutto. Finivamo sempre oltre l’una di notte. Senza mai giorno di chiusura. Sono stati anni durissimi” afferma Cinzia. Anni che però le hanno insegnato tanto e l’hanno resa la donna forte e consapevole che è oggi. “Tony era meno preparato di me ed ha sofferto un pò lo stress. Per questo è ingrassato, quando l’ho conosciuto era magro!” riporta la signora Cannavacciuolo.

Antonino Cannavacciuolo cerca personale - Ph. Instagram

L’esordio sul grande schermo

Antonino è senza ombra di dubbio, uno dei giudici più apprezzati di Masterchef. La sua popolarità gli ha dato la possibilità di cimentarsi anche in diversi programmi che lo vedono assoluto protagonista tra i fornelli. Simpatico, divertente, coinvolgente: la personalità di Cannavacciuolo conquista proprio tutti, uomini e donne, grandi e piccini. “In tv praticamente ce l’ho portato io, perchè lui non voleva mai allontanarsi dalla cucina” racconta Cinzia. La prima volta che la Endemol contattò lo chef partenopeo per partecipare come giudice a Masterchef, non riuscì a convincerlo. “Che è ‘sto Masterchef?” replicò Antonino alla consorte. Quando però lo cercarono per proporgli Cucine da Incubo, fu lei a rispondere, convincendo la produzione a recarsi a Villa Crespi per un provino. La scelta fu vincente: Antonino si rivelò perfetto per il ruolo richiesto. “Avevamo fatto molti investimenti quell’anno, da cui dovevamo rientrare in fretta” spiega Cinzia, continuando “Senza la tv non ci saremmo riusciti”. Progetti per il futuro? Nel 2020 è prevista l’apertura di un albergo con ristorante a Ticciano, la frazione di Vico Equense dove Antonino è cresciuto.