L’impiego di queste soluzioni è nocivo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. “I dolcificanti fanno male in questo modo”.

I dolcificanti fanno male, e lo fa sapere l’OMS, per il quale il quantitativo apportato dagli stessi non dovrebbe andare oltre il 10% con cadenza quotidiana. Si parla di prodotti come l’aspartame, la stelvia e simili, molto utilizzati in non poche bevande dolci consumate ogni giorno.

Rappresentazione di dolcificanti
Rappresentazione di dolcificanti (Pixabay)

Bevande i cui produttori tra l’altro molte volte pubblicizzano i loro articoli alimentari come “senza zuccheri”, salvo poi fare ricorso a queste aggiunte. Ma i dolcificanti fanno male, se assunti in quantità eccessive.

C’è anche un certo malcostume riscontrato nell’utilizzo dei dolcificanti in qualità di prodotti che dovrebbero aiutare a perdere peso, in quanto sostituti dello zucchero. Non è così però, come più volte sottolineato dal dottor Franco Berrino, grande esperto in questo ambito.

Quali sono gli altri dolcificanti che fanno male se assunti in dose eccessive, magari quotidianamente? Si tratta di:

  • sucralosio;
  • aspartame;
  • saccarina;
  • acesulfame-K;
  • neotame;
  • advantame;
  • stevia;
  • monk fruit (o frutto del monaco);
  • allulosio;

I dolcificanti fanno male, il rapporto dell’OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce tutto questo in un documento prodotto appositamente e che cita anche come tali prodotti siano utilizzati per la realizzazione di alimenti industriali di qualità molto scadente, che non apportano alcun beneficio nutrizionale.

Un lampone preso con dei dolcificanti
Un lampone preso con dei dolcificanti (Pixabay)

Anche quando sembra che possano esserci dei benefici in fatto di perdita di chili in eccesso, tale condizione non dura assumendo dolcificanti con una frequenza elevata. Ed anzi, aumenta invece una sovraesposizione a rischi di contrarre patologie gravi come l’obesità, problematiche di natura cardiovascolare ed il diabete.

Pure le donne incinte dovrebbero poi fare attenzione, dal momento che eventuali ripercussioni potrebbero manifestarsi anche nel bambino che hanno in grembo. L’OMS insomma mette in guardia tutti dal fare ricorso alla moderazione.

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E ci sono anche diversi studi compiuti in proposito, con tanto di osservazioni realizzate in laboratorio. Ci sono dei vantaggi nel rimpiazzare lo zucchero con i dolcificanti, ma questi hanno effetto sul breve periodo.

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E ben presto lasciano invece spazio alle complicazioni. Il modo migliore di agire è quindi quello di fare ricorso agli stessi dolcificanti soltanto in maniera saltuaria, ad esempio per un massimo di due volte a settimana.

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