Dopo solo un mese dalla scomparsa del capostipite della dinastia Balocco, un’altra tragica e prematura perdita si associa al lutto della nota famiglia di industriali. La notizia ha scioccato il mondo della pasticceria italiana: ecco i dettagli.
Una morte decisamente imprevista ed anche imprevedibile, ma soprattutto giunta in giovane età che ha sconvolto l’intera comunità di Fossano.
Il paese in cui è nata la storia della famiglia Balocco ed in cui si trova ancora la sede principale della famosa azienda.
Ecco chi era la vittima, tutta la comunità in lutto per la drammatica e prematura perdita
I dettagli emersi hanno straziato il cuore di tutti coloro che conoscevano la vittima in questione. Una persona umile, un grande lavoratore, ma soprattutto un marito e padre esemplare. Se ne va così, a causa di un incidente del tutto fortuito, Alberto Balocco ovvero il successore del grande Aldo morto all’inizio di luglio per circostanze naturali all’età di novantuno anni. Il racconto della nascita del marchio ha dell’incredibile e risale agli anni cinquanta, quando un giovanissimo Aldo decise di assumere nell’azienda di famiglia Ermanno Crespi. Il giovane pasticciere lombardo aveva già lavorato per Alemagna e Motta ed era un promotore dei prodotti a lievitazione naturale. Insieme progettarono un panettone che fosse alto e soffice come quello milanese, ma glassato come quello piemontese e dalla loro intuizione nacque il famoso ed amatissimo ‘Mandorlato’.
L’incredibile intuizione di Aldo e la creatività di Ermanno porteranno l’azienda di Fossano ad essere conosciuta in tutto il mondo. Dal vecchio laboratorio di famiglia, oggi l’azienda conta oltre cinquecento addetti che lavorano per esportare i prodotti in oltre settanta paesi. Più di settantacinquemila metri quadri per dieci impianti che sfornano senza sosta biscotti da colazione, wafer e ovviamente dolci natalizi. Fossano però è rimasta la loro casa, un dettaglio che caratterizza il legame con il territorio italiano. Sono tantissime oggi le aziende italiane vendute ad investitori esteri o delocalizzate, il che ha impoverito non poco la storia delle nostre industrie. Proprio per questo la notizia della morte di Alberto ha sconvolto completamente la comunità in cui vive la famiglia.
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I dettagli del ritrovamento fanno emergere una dinamica scioccante: ecco come è accaduto
I Balocco sono conosciuti e stimati da tutti non solo per aver dato lustro a Fossano, ma anche per il loro forte attaccamento alle proprie radici che li ha sempre resi parte attiva della vita della cittadina. Le indagini sono ancora in corso, ma la dinamica del tragico incidente in cui Alberto ha perso la vita insieme ad un amico sembra chiara. I due stavano affrontando in mountain bike la pista dell’Assietta, situata sui monti dell’Alta Val Chisone in provincia di Torino. Quando i soccorritori sono giunti sul luogo dopo la segnalazione di un automobilista hanno trovato già senza vita il cinquantatreenne Alberto e Davide Vigo, cinquantacinque anni. L’ipotesi plausibile è quella di un fulmine che abbia colpito entrambi causandone la morte immediata.
Bici intatte, loro morti folgorati sul colpo: una vera e propria disgrazia, in assenza di parafulmini in zona. L’equipe medica, arrivata con un’eliambulanza non senza difficoltà date le avverse condizioni meteorologiche, ha provato in tutti i modi a rianimare i due uomini, purtroppo senza esito positivo. Anche il recupero delle salme ha avuto luogo in una situazione proibitiva attraverso un mezzo via terra. La procura di Torino ha aperto un fascicolo per gli accertamenti di rito in merito all’incidente, ma come anticipato la dinamica accertata dai medici intervenuti è chiara.
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“Siamo sconvolti da questa tragedia improvvisa che colpisce un amico, un imprenditore simbolo della nostra terra, che ha portato il Piemonte nelle case di tutto il mondo” ha commentato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Ora Fossano si prepara ad accogliere il suo concittadino stringendosi attorno alla famiglia dell’imprenditore i cui tre figli daranno seguito alla tradizione con la stessa dedizione del papà e del nonno.
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