Un soffio e la vittoria sarebbe stata sua, ma é rimasto comunque tra i concorrenti più amati di sempre: Antonio Colasanto, finalista della decima edizione di MasterChef Italia, si racconta in esclusiva a Ricettasprint.

Tanti, tantissimi seguono quello che ormai é diventato a pieno titolo il talent show culinario più amato del mondo televisivo. Stiamo parlando ovviamente di MasterChef Italia, teatro delle speranze di tutti coloro che hanno nel cuore il sogno di diventare uno chef affermato, pur magari avendo poca esperienza nel settore.

ESCLUSIVA – Antonio Colasanto, finalista di MasterChef Italia 10 si racconta – ricettasprint.it

Oggi abbiamo intervistato per voi uno dei più amati in assoluto tra i concorrenti del noto programma: il giovane Antonio Colasanto oggi racconta come é cambiata la sua vita dopo la partecipazione e anche qualche aneddoto.

Come si entra nella Masterclass? Ecco cosa succede prima dei provini che vediamo in tv

Antonio Colasanto ce l’ha fatta, arrivando a dimostrare la sua incredibile bravura davanti al trio di giudici composto da Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri. Ma come si arriva a far parte della Masterclass? E’ proprio lui a rispondere ad una delle domande più curiose dei nostri lettori.
“Il periodo di quarantena durante il covid mi ha spronato ad iscrivermi ai casting, considerando che la mia passione per la cucina era reale. L’iter è abbastanza semplice: ci si candida compilando un form online dove bisogna rispondere ad alcune domande ed allegare delle foto e un video di presentazione. Se vieni ritenuto valido, prosegui con delle videochiamate conoscitive e successivamente con delle prove dal vivo, fino ad arrivare (se sei fortunato) di fronte ai giudici. Poi inizia il divertimento”.

Antonio prepara i suoi piatti nel corso della finale – ricettasprint.it

Tra i piatti cucinati nel corso della trasmissione, certamente uno ti é rimasto nel cuore..
“Sicuramente il “piccioncino di nonna Emma” è stato il piatto che più mi è rimasto nel cuore. L’ho preparato come terza portata del menù della finale, e ci sono particolarmente legato perché l’idea del piatto è nata dal ricordo di questo piccione in umido che mi faceva mia nonna Emma da piccolo (che chiamava appunto “piccioncino”). Un sapore così non l’ho mai più ritrovato!”.

Come sono davvero i giudici dietro le telecamere: il retroscena inaspettato su Iginio Massari

Una delle curiosità degli appassionati dello show riguarda i giudici e come si comportano con i concorrenti a telecamere spente. Un commento sui giudici e su una delle guest del programma Iginio Massari?
“Il rapporto che abbiamo con i giudici si limita a quello che si vede in televisione, non abbiamo momenti di condivisione al di fuori delle telecamere, quindi non saprei rispondere a questa domanda. Il ruolo di più “paterno” se lo contendono sicuramente Cannavacciuolo e Locatelli. Il più severo probabilmente è Barbieri, severo, ma giusto, direi” spiega.
Continuando: “Il maestro Massari incute sicuramente un certo timore! Ma avendo avuto la fortuna di conoscerlo anche nel post MasterChef Italia, posso dire che è veramente una bella persona, oltre che il più grande dei professionisti”.

Antonio Colasanto, Irene Volpe e Francesco Aquila, finalisti di MasterChef Italia 10 – ricettasprint.it

La partecipazione ad un programma simile dà sempre grande visibilità, ma non tutti riescono a dare un seguito all’esperienza televisiva cambiando realmente la propria vita. Antonio é riuscito a coniugare il desiderio di diventare uno chef professionista con il suo percorso di studi universitari. “Sicuramente tutte le esperienze fatte in ambito culinario (show Cooking, eventi, private chef) mi hanno cambiato la vita! A tal punto che, dopo aver conseguito il dottorato in Food, Health and Longevity, ho deciso di cambiare vita, e fare il cuoco!” racconta.

Illustrando la sua idea di cibo: “Se prima ero affascinato dalla complessità, oggi sono dell’idea che la semplicità vince su tutto. Pochi ingredienti, ma di grande qualità, cotture giuste e abbinamenti gradevoli, che richiamino gusti “casalinghi” e non cose particolarmente astratte. Questa per me è la formula vincente. Non ha senso usare 30 ingredienti in un piatto! Tanto il nostro cervello non riesce a riconoscerli tutti. Ne bastano 3 o 4!”.

Un ristorante di successo: ecco dove poter assaggiare i suoi piatti iconici

Sono tanti i piatti che Antonio Colasanto ha replicato ed anche creato dalla sua partecipazione a MasterChef Italia. Ovviamente, come tutti gli chef, ce n’è uno di cui é particolarmente orgoglioso: “Tra i piatti che più mi rappresentano e che sono orgoglioso di aver “inventato” ci sono il “branzino tra le risaie” (servito con una salsa di paniscia, piatto tipico di Novara, la mia città), il triglia toast (ripieno di gambero rosso e servito con bisque di gamberi e cime di rapa) e il risotto 100% topinambur (fatto utilizzando solo il topinambur, in diversi modi). Alcuni di questi piatti sono già stati in carta al ristorante dove lavoro”.

Il ristorante di cui parla si chiama “Bevi con Mosca – enoteca e cucina” e si trova a Novara in Via Gaudenzio Ferrari 5/b. Il titolare è Andrea Mosca che, oltre ad essere il suo datore di lavoro, è anche un amico. Una realtà in cui mette ogni giorno tutto sé stesso: “Credo in questo progetto e spero il prima possibile di entrare a far parte della società per portare avanti il nostro sogno e realizzare tanti altri obiettivi. Penso che il segreto di un ristorante di successo sia avere un cuore in cucina ed uno in sala, che facciano funzionare in maniera armoniosa il locale. Poi credo che la cosa fondamentale sia far sentire a proprio agio i clienti”.

Con lo staff del suo locale ‘Bevi e Mosca’ a Novara – ricettasprint.it

Un locale semplice quanto basta, ma al tempo stesso ricco di particolari che lo rendono elegante senza troppi fronzoli: “Abbiamo un bancone interamente rivestito con le assi delle barrique utilizzate per la maturazione del vino! Vi assicuro che è un pezzo unico molto bello da vedere”. Motivo in più per farci un giro certamente!

Il futuro di Antonio, ad oggi, dove si proietta?
“ll mio obiettivo attuale è continuare a far bene in questo locale ed entrare a farne parte acquisendo delle quote. Poi chissà… mi piacerebbe molto aprire una pescheria-gastronomia!”
Ed infine una domanda un po’ intima che però potrebbe soddisfare la curiosità delle nostre lettrici: hai una dolce metà con cui condividere ciò che cucini?
“Ebbene sì, ormai da molti anni! Fortunata eh?”