Inizio scuola, è scattato il nuovo anno in tutta Italia, nonostante alcuni rinvii. La pandemia da Covid in corso impone diversi aspetti inediti.
La campanella di inizio scuola ha risuonato in tutta Italia nella mattinata di lunedì 14 settembre 2020. Prende ufficialmente il via l’anno scolastico (nonostante in alcuni istituti privati già c’era stato lo start, senza contare i corsi di recupero per gli studenti deficitari, n.d.r.) in quello che è uno dei periodi più tormentati della storia del mondo. E per le note ragioni delle quali tutti sono a conoscenza.
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L’epidemia di Covid su scala globale ha causato forti problemi e preoccupazioni altrettanto intense. In Italia il Ministero dell’Istruzione ha garantito massima sicurezza per studenti e corpo lavoratori, tra docenti ed altro personale. Ma l’inizio della scuola sta comportando comunque alcune polemiche. In tutto ciò il primo giorno di inizio scuola viene affrontato con un ‘armamentario’ diverso dal solito. Gli esperti raccomandano di sostituire per quanto possibile una sacca sportiva, più pratica e più facile da igienizzare una volta tornati a casa, al posto dello zaino. Inoltre non devono mancare le mascherine chirurgiche, da riporre in appositi sacchetti a chiusura ermetica. E poi gel disinfettante ed una merenda.
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Inizio scuola, niente più distributori di merendine
I distributori automatici sono vietati. Questa è anche l’occasione buona per proporre un bel frutto fresco di stagione da consumare a metà mattinata e che fa senz’altro più bene di qualsiasi altro alimento confezionato. Inoltre il consiglio agli studenti è anche quello di avvalersi di tablet per seguire le lezioni e consultare i libri in formato digitale. Chissà che poi non diventi questo il nuovo standard. Senz’altro poi ci sarà un ricorso massiccio alla didattica online, con delle previste rotazioni tra i componenti di ciascuna classe. Questo consentirà di gestire meglio gli spazi in aula e di ridurre al massimo le interazioni dirette, in nome della necessaria distanza sociale.
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È boom di materiale elettronico per lo studio
Proprio il materiale elettronico per scopi didattici ha visto una impennata verso l’alto che sfiora il 40%. Il periodo decisamente particolare che stiamo vivendo ha spinto anche a rivolgersi verso consumi il più possibile ecosostenibili, con impiego di materiali biodegradabili. Ci sono insomma delle novità legate dall’inizio della scuola in piena epidemia da Coronavirus. Quest’ultima sarà una situazione con la quale dobbiamo rassegnarci a convivere a lungo. Ma con le dovute attenzioni non ci saranno rischi.
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