La pasta preferita dagli italiani, la rivela il World Pasta Day
La pasta preferita dagli italiani, la rivela il World Pasta Day

La pasta è senza dubbio l’alimento immancabile della nostra alimentazione. Il miglior carboidrato, insostituibile nella dieta mediterranea e così versatile da costituire la prima scelta per un pasto veloce. A margine del World Pasta Day, celebratosi recentemente, emergono molte abitudini riguardanti il cibo forse più amato non solo nel nostro Paese, insieme alla pizza.

L’Italia risulta, secondo i dati forniti dalla Coldiretti, il principale produttore europeo e secondo mondiale di grano duro destinato alla pasta con 4,3 milioni di tonnellate. La raccolta si concentra nell’Italia meridionale, soprattutto in Puglia e Sicilia che da sole rappresentano circa il 40% della produzione nazionale. Secondo i dati riportati inoltre, gli italiani sono i maggiori consumatori mondiali di pasta con una media di 23 chili all’anno pro-capite e leader anche nella produzione industriale con 3,2 milioni di tonnellate, davanti a Usa, Turchia e Brasile.

 

Le nuove abitudini degli italiani a tavola, alla riscoperta delle tradizioni

I dati raccolti dalla Coldiretti/Ixe’ e divulgati in occasione del World Pasta Day, riportano un ritorno alla cucina di un tempo, alla ricerca del buon cibo, fatto di ingredienti genuini e salutari. Tre famiglie su dieci infatti preferiscono realizzare la pasta semplice o ripiena in casa, riproducendo le ricette delle nonne.

Ciò soprattutto in occasioni speciali, pranzi domenicali e riunioni tra parenti. La nuova tendenza è in gran parte ispirata anche dal proliferare di programmi culinari in televisione, che suggeriscono idee ed abbinamenti da sperimentare.

Oltre alla preferenza per il cibo homemade rispetto ai prodotti confezionati, la Coldiretti riporta anche una ricerca più selettiva dei componenti, a partire dalle farine. L’acquisto degli italiani si dirige sempre più verso il made in Italy, con maggiore attenzione anche da parte delle case produttrici.

Sempre più si prediligono infatti i marchi che professano l’utilizzo di grano proveniente esclusivamente da coltivazioni nostrane e con procedimenti di lavorazione tradizionali. Ciò anche in conseguenza di una politica di assoluta trasparenza nei confronti del consumatore condotta dal Ministero delle Politiche Agricole. Oggi infatti le aziende hanno l’obbligo dell’etichettatura con chiara provenienza dei prodotti agroalimentari.

Da Nord a Sud, ecco dove si mangia più pasta

Dall’analisi della Coldiretti emerge anche un altro dato molto significativo: noi italiani mangiamo la pasta in media 5 volte a settimana. La sorpresa arriva dalla provenienza degli amanti di questo alimento: rispetto agli scorsi anni, il baricentro geografico si sposta leggermente verso il Centro Italia. Resta comunque alta la percentuale al Sud e nelle isole, dove il 45% degli italiani mangia la pasta tutti i giorni. Sono prevalentemente gli uomini a preferirla, ma le donne rispettano comunque la tendenza, pur restando in lieve minoranza.

La pasta preferita dagli italiani? Ecco svelata la ricetta

pasta alla carbonara

Il formato preferito dagli italiani sono in assoluto gli spaghetti. Seguono immediatamente le penne, i rigatoni ed i fusilli. Just Eat rivela inoltre qual’è in assoluto la preferenza nostrana in merito alla preparazione. Trionfo a tutto spiano, con squillo di trombe per la deliziosa carbonara. Seguono la classica pasta al pomodoro ed il ragù, adorati soprattutto dagli over 65. Tra i più giovani spicca invece la pasta al forno, preferibilmente la lasagna, con la sua ricchezza di ingredienti.

La dottrina green e la pasta che protegge il cuore

Spazio alle tendenze salutiste che investono anche il primo piatto, nella sua composizione e cottura. Tantissimi infatti, sia per questioni di salute o a beneficio della linea, scelgono pasta integrale o realizzata con l’utilizzo di farine particolari. Spopolano inoltre da qualche tempo le paste proteiche realizzate con farine di legumi. Ideali per facilitare l’assunzione di questi prodotti ai bambini, che spesso non li amano.

La dieta della pasta proteica
Fusilli con farina di fagioli neri

E’ inoltre di fattura italiana la prima pasta che proteggerebbe il cuore dalle patologie cardiovascolari. Una miscela di semola di grano duro con una farina d’orzo particolarmente ricca di beta-glucano che, consumata regolarmente, stimolerebbe la formazione “by-pass naturali”.

Lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, riferisce inoltre che non fa aumentare di peso e non induce resistenza all’insulina, quindi è adatta anche a chi è a rischio diabete e obesità. Gli effetti benefici sono ancora in fase di sperimentazione, ma tutto fa ben sperare che nell’immediato futuro, una sana alimentazione possa concretamente aiutare l’organismo a proteggersi.