Cosa è meglio per perdere peso tra il mangiare evitando i cibi che all’apparenza fanno ingrassare ed optare per dei digiuni controllati.

Perdere peso richiede contare le calorie o ridurre gli appuntamenti a tavola?
Fisico perfetto (Ricettasprint.it)

Una dieta ipocalorica e il digiuno intermittente sono due approcci popolari per la perdita di peso. Recentemente, un nuovo studio condotto presso l’Università dell’Illinois ha indagato se queste due strategie potessero produrre risultati simili.

I risultati dello studio, pubblicati su Annals of Internal Medicine, hanno rivelato che entrambe le metodologie hanno portato a una perdita di peso significativa, con una riduzione del 5% del peso corporeo in un anno per entrambi i gruppi.

Lo studio ha coinvolto 80 partecipanti obesi, divisi in tre gruppi. Un gruppo ha seguito il digiuno intermittente, consumando il cibo solo durante un’intervallo di 8 ore al giorno, dalle 12:00 alle 20:00.

Il secondo gruppo ha adottato una dieta ipocalorica, riducendo l’apporto calorico del 25%. Il terzo gruppo, invece, non ha seguito alcuna dieta specifica e ha funzionato come gruppo di controllo. Dopo 12 mesi, sia il gruppo del digiuno intermittente che quello della dieta ipocalorica hanno perso tra i 5 e i 6 chili.

Perdita di peso, qual è l’approccio migliore?

Perdere peso richiede contare le calorie o ridurre gli appuntamenti a tavola?
Ventre piatto (Ricettasprint.it)

Un punto interessante dello studio è che i partecipanti al digiuno intermittente hanno consumato circa 425 calorie in meno al giorno, mentre quelli che hanno seguito la dieta ipocalorica hanno ridotto l’apporto calorico di circa 405 calorie.

Questo suggerisce che la riduzione delle calorie potrebbe essere un fattore chiave nella perdita di peso, indipendentemente dalla strategia adottata.

Ma è importante sottolineare che la scelta tra una dieta basata sul conteggio calorico e il digiuno intermittente dovrebbe essere basata sulle preferenze personali e sulla fattibilità a lungo termine.

Ognuna di queste strategie ha i suoi vantaggi e le sue considerazioni da prendere in considerazione. Un altro studio ha esaminato l’effetto del controllo del tempo di assunzione del cibo su 41 donne obese di origine afroamericana con tendenza al diabete.

Le partecipanti sono state divise in due gruppi: uno doveva consumare i pasti in una finestra di 10 ore ogni giorno, con l’80% delle calorie assunte entro le 13:00, mentre l’altro gruppo poteva mangiare quando preferiva, ma con almeno la metà delle calorie consumate entro le 17:00.

I consigli che fanno la differenza

Dopo 3 mesi, entrambi i gruppi hanno mostrato una perdita di peso simile, tra i 2 e i 3 chili, insieme a miglioramenti nei livelli di zucchero nel sangue e nella salute del cuore. Alla fine il successo di qualsiasi dieta dipende dal mantenimento di un apporto calorico adeguato e da una scelta consapevole dei cibi consumati.

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Il digiuno intermittente o il conteggio delle calorie da soli non possono compensare una dieta poco salutare o un eccesso calorico. È fondamentale consultare un medico esperto prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta e combinare sempre la dieta con un adeguato programma di esercizio fisico.

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In conclusione, sia una dieta ipocalorica che il digiuno intermittente possono essere efficaci per la perdita di peso, come dimostrato dai risultati di diversi studi. La scelta tra le due strategie dovrebbe basarsi sulle preferenze personali e sulla capacità di adattarsi a lungo termine.

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Indipendentemente dalla strategia scelta, è importante mantenere un apporto calorico adeguato e adottare uno stile di vita sano e attivo per raggiungere e mantenere una perdita di peso sostenibile.