Il latte per neonati può nascondere delle insidie, così come altri alimenti per l’infanzia. A volte è possibile trovare questa sostanza in eccesso.
Latte per neonati contaminato da livelli di olio di colza in eccesso. Questa è la scoperta che hanno compiuto gli esperti dell’Istituto Federale Tedesco per la valutazione dei rischi alimentari, il BFR.
![Latte per neonati i possibili rischi](https://www.ricettasprint.it/wp-content/uploads/2021/07/Latte-per-neonati-i-possibili-rischi-1.jpg)
Lo scopo era determinare gli effetti collaterali della assunzione di acido erucico contenuti nel latte per neonati artificiale od in quello di proseguimento. Inoltre tale sostanza è prevista anche in alimenti per i più piccoli.
Dei rischi in effetti ce ne sono, a causa in particolar modo di questo acido erucico, che è possibile trovare anche in dolci di vario tipo oltre che nel latte per neonati. Inoltre è presente pure in dei mangimi.
Una normativa dell’Unione Europea stabilisce nello 0,4% del totale dei grassi di un alimento la quantità massima di olio di colza tollerabile.
L’acido erucico al suo interno può concorrere a causare una particolare patologia cardiaca nota come lipidosi del miocardio, che risulta comunque reversibile e curabile.
Latte per bambini, quando può essere dannoso
![](https://www.ricettasprint.it/wp-content/uploads/2021/07/latte-artificiale.jpg)
Gli esperti hanno notato delle conseguenze negli animali, come variazioni del peso di alcuni organi interni e del muscolo scheletrico. Questo sempre in situazioni di assunzione prolungata e continua nel tempo.
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La quantità minima da potere assumere ogni giorno non dovrebbe invece superare i 7 mg quotidiani per ogni chilo di peso corporeo.
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Quantità che si indica con la dicitura mg/kg p.c. L’istituto Federale Tedesco per la valutazione dei rischi ha notato come non ci siano effetti collaterali per l’assunzione di acido erucico fino allo 0,2% quotidiano in infanti fino dai 6 ai 12 mesi di età.
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In tutti i casi occorre fare attenzione ed usare cautela, come consigliato da qualunque esperto. In caso di dubbi anche in ambito alimentare conviene sempre chiedere il consiglio di un pediatra.