Questione lattoferrina integratore, le farmacie ne stanno vendendo a bizzeffe perché si dice che sia efficace contro il virus, è davvero così?

lattoferrina integratore
Farmacie lattoferrina integratore a ruba Foto dal web

Negli ultimi tempi si sta riscontrando un’alta domanda relativa all’integratore alla lattoferrina. Si tratta di un prodotto reperibile nelle comuni farmacie. Le stesse hanno fatto registrare una aumento considerevole delle vendite di questo prodotto. La lattoferrina è una sostanza che viene integrata naturalmente all’interno del nostro apparato immunitario e che viene contenuta all’interno del latte materno.

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Di recente il Policlinico Tor Vergata di Roma ha compiuto uno studio che riguarda la lattoferrina, analizzandone la presunta capacità di proteggere dal virus. In tempi in cui l’epidemia spaventa, per una serie di comprensibili motivi, assume maggiore risalto quanto scaturisce da una analisi ufficiale compiuta da soggetti autorevoli come i ricercatori dell’università romana. Nello specifico, la lattoferrina contenuta nell’integratore acquistabile in farmacia è una glicoproteina che fornisce un notevole apporto di ferro. Inoltre protegge la mucosa che riveste l’intestino nei neonati. Ha delle funzioni antibatteriche, immunoregolatrici ed anche antiossidanti. La Fnomceo – Federazione nazionale dei medici chirurghi e degli odontoiatri – si esprime su questo aspetto.

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Lattoferrina integratore, c’è uno studio apposito

E conferma che la sostanza in questione possiede effettivamente delle proprietà antivirali mostrate nel contrastare il virus. Anche se ci sono delle indicazioni contrastanti su ciò. La conclusione è sorta dopo una osservazione su 32 pazienti di età media di 55 anni. Di questi 10 soggetti erano asintomatici ed altri 22 presentavano sintomi non gravi. Alcuni poi avevano delle patologie pregresse, come demenza, ipertensione o problematiche di natura cardiovascolare. I progressi maggiori li ha fatti segnare il gruppo dei 22, negativizzatosi tra le due e le quattro settimane. Anche se questo accadeva già come naturale decorso della malattia. Inoltre lo studio in questione non ha ancora ricevuto le necessarie revisioni da altri ricercatori.

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I dubbi di Burioni e la replica di chi ha coordinato le analisi

Ed anche il numero basso di soggetti studiati risulta di per sé poco significativo. Una cosa ammessa anche dagli stessi autori dello studio. Pure Roberto Burioni, noto virologo, si è detto non convinto del fatto che la lattoferrina possa risultare effettivamente utile. Ma la coordinatrice dello studio, Elena Campione, risponde polemicamente sostenendo che la lattoferrina inibisce l’infezione sia allo stadio iniziale che in quello successivo all’infezione. Alla luce di queste affermazioni contrastanti risulta evidente la necessità di approfondire e di portare avanti ulteriori osservazioni in merito. Con la lattoferrina che comunque, male non fa, soprattutto ai neonati.

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