Lorenzo Biagiarelli incanta il web con la pubblicazione di un post che racconta un po’ Milano con uno scenario cinematografico, come fosse Los Angeles. Lo chef qui, però, si lascia andare a un nuovo ricordo culinario. Ecco di cosa si tratta.
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Ebbene sì, Lorenzo Biagiarelli racconta la nuova visione della sua città scrivendo: “A Milano è tornata la gente scappata per il ponte e la circonvalla sembra l’interstatale 405 di Los Angeles”. Lo chef decide di combattere il ‘male di vivere’ con il ricordo di una cena fatta solo qualche giorno fa con “quattro etti di ribete irlandese, patate cotte a 84 gradi per un’ora e poi unte a schiaffate nel forno urlante a 250 gradi, un calice di merlot”.
Un post condiviso da Lorenzo Biagiarelli che contiene anche un momento verità dove confessa: “La ‘sigillatura’ della carne non chiude ‘i pori’ e non trattiene ‘i succhi’. A parte che la carne non ha pelle e di conseguenza non ha pori, la temperatura infernale attraverso la quale otteniamo un bel colore brunito ci serve unicamente per ottenere la reazione di Maillard, ovvero quella complessa interazione tra gli aminoacidi e gli zuccheri che avviene sopra i 140* e che dà alla nostra carne sapore e colore”.
La seconda foto postata da Lorenzo Biagiarelli, come lui stesso sottolinea, serve a capire perché “perché quella dei ‘succhi da sigillare’ sia una bufala: questa bistecca è stata in forno ventilato a 52 gradi per più o meno quattro ore, prima di essere scottata sulla ghisa unta, e provate a dirmi che non è succosa”.
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Il post scritto da Lorenzo Biagiarelli, dunque, ancora una volta diventa un vero e proprio viaggio gastronomico che lo chef che si sofferma a spiegare come rendere un piatto assolutamente perfetto, diventando così una gioia per il palato e anche nel momento in cui viene servito in tavola.
Non a caso, il piatto proposto oggi dallo chef Biagiarelli si sofferma sulla realizzazione dei ‘suchi’ con i quali vengono poi serviti i piatti in tavola. Qui, infatti, è possibile leggere: “L’unica interazione possibile con i ‘succhi’ è quella del riposo: appena cotto, un pezzo di carne li concentra tutti al cuore a causa del calore intenso. Lasciandola riposare dieci minuti, torna tutto al suo posto. Il mondo del grilling è un universo fantastico di cui io non so un tubaccio, ma se vi intrippate con quelli bravi scoprirete tante cose”. Infine: “Io ho appena scoperto che c’è un’altra coda in viale Abruzzi e voglio lanciarmi dal finestrino dell’auto in corsa”.
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