Il made in Italy è il nostro orgoglio ma rischia di essere definitivamente affossato, le conseguenze gravi sono dietro l’angolo.

Made in Italy a rischio per via del cambiamento climatico
Made in Italy (Ricettasprint.it)

Il made in Italy è ciò che sostiene l’economia del nostro Paese e tiene alta la bandiera tricolore nel mondo. Sono tante le bontà che esistono solo dalle nostre parti e che ci fanno fare bella figura. Ma adesso il made in Italy sembra essere in grave pericolo.

La colpa è da attribuire al cambiamento climatico, che sta causando ogni anno degli sconvolgimenti atmosferici marcati. Ormai sono frequenti le grandinate in pieno luglio, i passaggi repentini nel giro di qualche minuto dalle giornate di Sole a quelle di pioggia e tanto altro.

Anche siccità ed alluvioni si sono fatte molto più forti e sistematicamente portano distruzione e danni anche per milioni di euro a coltivazioni ed allevamenti. Di tutto questo il made in Italy si ritrova a dovere subire le più dirette e disastrose conseguenze.

Lo fa sapere una ricerca compiuta da BonusFinder, nella quale si parla di ben 1212 specialità esclusive del made in Italy che rischiano di sparire nel giro di pochi decenni. Ma le conseguenze negative sono ben visibili già adesso.

Made in Italy, quante bontà nostrane che rischiano di non esserci più

Made in Italy a rischio per via del cambiamento climatico
Scritta made in Italy (Ricettasprint.it)

Abbiamo Regioni che sono sistematicamente alle prese con fenomeni alluvionali o con la siccità. Con la conseguenza che alla fine le materie prime finiscono con l’essere ridotte. Questo porta anche ad un aumento di prezzo di tali beni.

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La ricerca in questione fa sapere che le Regioni che più rischiano di perdere specialità caratteristiche sono il Piemonte, la Lombardia e la Campania. Ed a rischio già per il 2040 e negli anni a seguire figurano il brös, la robiola, la gioda, la mortadella della Val d’Ossola, lo stracchino, l’uva Lambrusco, la patata bianca di Como e tanto altro.

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A rischio ci sono pure i rinomati limoni della Costiera Amalfitana, il pomodoro di San Marzano ed il salame Napoli. Se non dovessimo prendere le adeguate contromisure per fermare l’innalzamento globale della temperatura allora ci dovremo preparare al peggio.

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Ed i danni saranno anche a livello economico, con danni per tanti milioni di euro che si ripresenterebbero ogni anno.