Avrai sentito dire che non bisogna mai mangiare le cozze nei mesi senza la R, ma perché si dice così? A che cosa è dovuta questa convinzione?

Mai mangiare le cozze nei mesi senza la R, guai a chi fa il contrario. Questa è una convinzione molto radicata nei posti dove le cozze vengono consumate con grande frequenza. Le città di mare vedono questi frutti di mare al primo posto nelle loro scelte gastronomiche, che si mangi al ristorante o a casa. In molti non potrebbero mai rinunciare alla bontà delle cozze.

Delle cozze pronte da mangiare
“Mai mangiare le cozze nei mesi con la R” perché si dice così? Come sono le cozze se lo fai – ricettasprint.it

Ma mai mangiare le cozze nei mesi senza la R. E questa cosa è risaputa addirittura da secoli, visto che si tratta di una tradizione radicata nel tempo e che ancora oggi sopravvive. Viene infatti tramandata di generazione in generazione. E questo quindi ti impone di non mangiare le cozze a settembre, ottobre, novembre, dicembre, febbraio, marzo ed aprile.

Mai mangiare le cozze nei mesi con la R, il motivo

Che cosa succede a questi mitili in tali periodi dell’anno? Fermo restando che in realtà anche a gennaio (JanuaRy in inglese, JanvieR in francese, EneRo in spagnolo, JaneiRo in portoghese) non è consigliabile mangiare le cozze. C’è una spiegazione alla base di tutto, come è ovvio che sia. Ed è anche motivata da rigidi fondamenti di natura scientifica.

Ed il motivo è presto detto: da maggio ad agosto le cozze hanno la migliore consistenza ed il miglior sapore possibili, visto che il loro ciclo di riproduzione è arrivato al termine dell’anno. Invece, per una serie di coincidenze che tirano in ballo anche in clima e non solo la presenza della R nei nomi dei mesi di riferimento, negli altri periodi dell’anno le cozze sono meno pregiate in quanto ancora coinvolte nel processo riproduttivo.

Delle cozze cucinate a tavola
Mai mangiare le cozze nei mesi con la R, il motivo – ricettasprint.it

Questo almeno è ciò che avviene nel Mediterraneo. Se sei a dicembre e compri delle cozze, è molto probabile che quei frutti di mare saranno di importazione, e che provengano da Paesi che si affacciano sull’oceano.

Ed allora che si fa?

Perché i cicli di riproduzione delle cozze sono così influenti? Perché quando sono in atto, finiscono con l’alterare certi processi chimici che avvengono all’interno del corpo di questi molluschi invertebrati. E la cosa si ripercuote sulla consistenza della loro carne e sul sapore che sanno trasmettere. Però ci sono anche delle scuole di pensiero del tutto diverse.

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Per dire, esiste anche gente che ritiene che i mesi ideali per mangiare le cozze siano quelli invernali, perché c’è la possibilità di mangiarle freschissime e di poterle conservare più a lungo, grazie al clima più freddo che c’è. Inoltre in estate fa più caldo non solo all’esterno ma anche nel mare e nelle zone di pesca e di allevamento in cattività delle cozze. Per questo motivo potrebbero sussistere dei rischi che riguardano la possibile azione nociva svolta da alcune tossine rilasciate da delle alghe.

Delle cozze in un piatto con pane e limone
Ed allora che si fa? – ricettasprint.it

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Una problematica che però oggi non è più così frequente grazie al fatto che ci si può avvalere di sistemi di depurazione delle acque e di monitoraggi costanti con costose apparecchiature preposte. Alla fine è più una questione di gusti. Se ti va un piatto a base di cozze in estate, potrai cucinarlo con frutti di mare freschi. In inverno saranno invece importati e comunque buoni.