Una notifica ministeriale emessa a seguito di approfonditi controlli ha disposto per lo stop alla vendita per delle mandorle sgusciate.

Mandorle sgusciate, c’è un richiamo alimentare che riguarda una specifica marca. Le stesse si trovano in vendita comunemente in molti supermercati, ipermercati e negozi di alimentari.

Una ispettrice alimentar al lavoro
Una ispettrice alimentar al lavoro (Adobe Stock)

La decisione che ha portato il Ministero della Salute ad emettere un apposito comunicato di ritiro dalle vendite è da ricondurre alla presenza di una micotossina ben specifica all’interno della frutta secca in questione.

Si tratta, entrando più nel dettaglio, di aflatossine, che vengono prodotte dai funghi del genere Aspergillus e che prolificano in particolari condizioni ambientali, come quelle che possono sorgere in ambienti in ambito industriale come magazzini per lo stoccaggio o per la lavorazione di alimenti.

Queste mandorle sgusciate recano proprio tale dicitura come denominazione di vendita. Il marchio del prodotto è invece “Ciavolino”, con il nome o la ragione sociale della OSA a nome del quale suddetto prodotto è commercializzato che coincide con Ciavolino Roma International SRL.

Mandorle sgusciate, come riconoscere il prodotto richiamato

Il nome del produttore di queste mandorle sgusciate sottoposte a richiamo alimentare è Ciavolino Daniele & figli Roma SRL. Lo stabilimento di produzione è ubicato nella località laziale di Ardea, in provincia dell’Urbe.

Le mandorle sottoposte a richiamo alimentare
Le mandorle sottoposte a richiamo alimentare (Pixabay)

Ci sono anche altre importanti indicazioni per fare si che i consumatori riconoscano questo articolo sottoposto a notifica di richiamo alimentare da parte delle autorità preposte. Abbiamo infatti il numero di lotto (22066) e la data di scadenza o termine minimo di conservazione (04/2023).

Queste mandorle commercializzate senza il loro guscio si trovano all’interno di dei sacchetti trasparenti dal peso di esclusivamente 800 grammi. Per tutti i consumatori che abbiano eventualmente in casa una o più unità del prodotto indicato vige la raccomandazione di riconsegnare il tutto al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto.

In situazioni di urgenza come quella appena indicata non è necessario esibire lo scontrino. Ed in tal modo si avrà il diritto di ottenere il rimborso della cifra spesa.

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