Due bellissimi riconoscimenti hanno visto come protagonista chef Massimo Bottura, che consiglia in che modo centrare un trionfo, a prescindere da quale sia l’ambito.

Massimo Bottura è stato protagonista pochi giorni fa di un evento speciale che ha unito celebrazione e gratitudine: venerdì sera a Cervia ha ricevuto il Premio Fantini Club per i protagonisti d’impresa nel mondo. Questo riconoscimento si inserisce in un momento già carico di emozioni e successi per lo chef modenese, che il giorno precedente aveva ritirato a Parigi, al Louvre, le “Tre Chiavi Michelin” per il suo hotel Casa Maria Luigia.

Chef Massimo Bottura
Massimo Bottura ritira due premi, uno dei quali al Louvre: “Il successo si raggiunge così” – ricettasprint.it Foto Ansa

La serata di premiazione si è svolta in un clima elegante e suggestivo, all’interno di una cena di gala organizzata dal Fantini Club, realtà impegnata a mettere in luce eccellenze italiane nel panorama del business globale. Il premio è stato motivato con parole di grande apprezzamento: non solo per l’attività culinaria di Bottura, ma per aver saputo trasformare una semplice idea nata a Modena in un brand che oggi ha valore internazionale, capace di coniugare creatività, sostenibilità, e impatto sociale.

Massimo Bottura, come si arriva ogni volta ad essere acclamati come succede a lui

Il Premio Fantini riconosce dunque non solo la maestria in cucina, ma l’intero ecosistema imprenditoriale e culturale costruito intorno al nome di Bottura: una visione globale, dove gastronomia, memoria, innovazione e impegno sociale convergono in un’unica identità. Guardando avanti, questo riconoscimento rafforza la posizione di Bottura come ambasciatore del made in Italy.

Massimo Bottura
Massimo Bottura, come si arriva ogni volta ad essere acclamati come succede a lui – ricettasprint.it Foto Ansa

E non solo per la cucina d’eccellenza, ma anche per la capacità di rendere un’impresa gastronomica un motore culturale, economico e sociale. Durante il suo discorso, Bottura non ha lesinato battute e immagini vivide, citando con spirito che «nelle mie vene ho aceto balsamico, nei muscoli Parmigiano», scherzando sull’identità emiliana che lo accompagna da sempre.

Chef Bottura ha ribadito la passione per la cucina, per il territorio, per l’innovazione e l’impegno civile, affermando che l’Emilia‑Romagna è una terra fatta di persone che “si alzano un’ora prima, vanno a letto un’ora dopo”, lavorando con passione.

Chef Bottura: “Senza una squadra non sono nessuno”

Il premio Fantini Club, giunto alla sua 14ª edizione, “nasce per raccontare l’Italia che compete nel mondo”, secondo le parole del fondatore Claudio Fantini, ed è proprio Bottura uno degli esempi più eloquenti di come cultura, responsabilità e impresa possano integrarsi.

Durante la consegna, Fantini ha sottolineato che avere un “numero uno del mondo” nel proprio evento rappresenta un grande onore. E Bottura ha anche specificato quanto importante sia affermarsi non come singolo ma come parte di una squadra. Lui ha diversi collaboratori in cucina, nella sua acclamata Osteria Francescana a Modena. Questa onorificenza arriva in un momento particolarmente significativo.

Bottura è protagonista non solo come chef stellato, ma come promotore di modelli sostenibili, progetti sociali e collaborazioni multinazionali, con iniziative come Food for Soul, i suoi Refettori, e collaborazioni con Gucci Osteria, Torno Subito e altri brand globali. E lui stesso ha consigliato di non frequentare un ristorante se dovesse mancare una componente ritenuta fondamentale.