La presenza di una micotossina porta le autorità di controllo ad emanare un richiamo alimentare. I dettagli sulla situazione.

Una micotossina presente in un prodotto immesso in vendita e che già si trovava sugli scaffali dei punti vendita preposti ha spinto il Ministero della Salute ad attuare un immediato richiamo alimentare. La cosa ha avuto luogo a scopo cautelativo, per evitare che la cosa possa comportare delle ripercussioni sulla salute dei consumatori.

Richiamo alimentare per presenza di micotossina
Delle corsie di supermercato (Canva – ricettasprint.it)

La micotossina individuata è emersa a seguito di alcuni controlli svolti su dei campioni del prodotto interessato. Per una procedura che avviene in maniera standard, seguendo le norme attuali che la Commissione Europea ha emesso da anni per tutelare la sicurezza in ambito alimentare.

Mangiare degli alimenti colpiti da contaminazione da micotossina può comportare delle reazioni fisiche avverse tali da portare al manifestarsi di episodi di vomito, nausea, diarrea, dolori addominali e cefalee. Bisogna quindi prestate la massima attenzione ed evitare l’ingestione di alimenti contaminati.

Nella notifica pubblicata dal Ministero della Salute in relazione a questo caso è possibile consultare tutte le informazioni che saranno utili per individuare il prodotto sottoposto a richiamo alimentare. Chiunque lo abbia acquistato è tenuto a restituirlo al punto vendita di riferimento.

Qual è la micotossina individuata

L’articolo interessato, e che ha visto il richiamo di un solo lotto ben specifico, è rappresentato dalla Farina di mais per polenta istantanea con il marchio Molino Riva. Il produttore è Molino Riva srl che ha il proprio stabilimento di produzione nella località di Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco.

Richiamo alimentare per presenza di micotossina
La Polenta istantanea sotoposta a richiamo alimentare (Foto Ministero della Salute – ricettasprint.it)

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Il lotto indicato è il 110224, che coincide anche con quella che è la data di scadenza o termine minimo di conservazione, ovvero 11 febbraio 2024. Ogni unità di vendita ha un peso di 500 grammi. La micotossina che è stata trovata in seguito ai controlli è la fumonisina.

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Responsabili della sua formazione sono i funghi del genere Fusarium e colpiscono molte colture delle zone tropicali, soprattutto.

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La restituzione del prodotto può avvenire anche senza che si disponga più dello scontrino ottenuto in fase di acquisto. Sarà quindi possibile recarsi al supermercato di riferimento e richiedere il rimborso oppure la sostituzione con un altro tipo di prodotto, alla stessa cifra spesa in un primo momento.