Quel che è avvenuto è molto importante e pone una barriera importante contro l’obesità infantile: ridotti totalmente gli spot sul cibo spazzatura.

Ridotti gli spot sul cibo spazzatura che hanno come principale target di riferimento i ragazzini ed i bambini. La decisione è stata presa dal Governo, che in questo modo intende tutelare la salute dei più giovani e dare un taglio netto al triste fenomeno della obesità infantile.

C'è un Paese che ha tagliato gli spot sul cibo spazzatura
Un bambino obeso (Canva – ricettasprint.it)

Gli spot sul cibo spazzatura sono ritenuti fortemente influenti per via della loro frequenza alquanto costante tra un programma e l’altro, e su tutti i canali esistenti di una programmazione a livello sia locale che nazionale.

Tra l’altro non poche volte può capitare pure di fuorviare quello che è il messaggio che questa o quella campagna pubblicitaria intendono proporre. E senza che i soggetti fautori di tali messaggi si impegnino più di tanto per fugare i dubbi.

Ma almeno in questo caso ecco un intervento diretto e molto significativo, con la riduzione degli spot sul cibo spazzatura annunciata proprio per proteggere e per preservare la salute delle giovani generazioni. Purtroppo però non è accaduto in Italia.

Ridotti spot su cibo spazzatura, la legge che servirebbe tanto anche in Italia

Il Paese protagonista di questa ottima politica di prevenzione è il Cile, dove è stata promulgata la cosiddetta Legge sulla etichettatura e sulla pubblicità degli alimenti a suo tempo, nell’ormai non più vicino 2016.

C'è un Paese che ha tagliato gli spot sul cibo spazzatura
Bambino che mangia cibo spazzatura (Canva – ricettasprint.it)

Del resto ci sono diversi studi che confermano come gli spot pubblicitari sul cosiddetto junk food riescano ad avere una certa presa. In base a quanto legiferato in Cile però adesso gli orari più a rischio risulteranno del tutto off limits per la messa in onda di pubblicità di questo tipo.

Nel 2019 la fascia di divieto si è allargata addirittura dalle ore 06:00 alle ore 22:00 e ci sono state delle analisi che hanno confermato come la cosa abbia effettivamente condotto ad un calo importante della percentuale di obesità infantile in tutta la nazione.

Gli spot pro-cibo spazzatura sono calati inizialmente del 42% nel 2016 per poi vedere questo taglio aumentare al 77% nel 2019. Con anche altri casi ben specifici, come ad esempio quelle pubblicità che fanno uso di icone e di personaggi prettamente dedicati ai bambini.

Un provvedimento che ha fatto la differenza

Fatto sta che questo provvedimento sta dando degli ottimi risultati. Poi è chiaro che occorre mettere in campo anche il senso di responsabilità, sia da parte delle famiglie che delle aziende produttrici.

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La legge in questione emanata in Cile poi obbliga anche l’inserimento di simboli neri per quei prodotti ricchi di zuccheri, additivi, conservanti, grassi ed altre aggiunte industriali che è obbligatorio tenere sotto controllo.

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Ed anche il divieto di vendita di cibo spazzatura nelle scuole ed in posti ad esse correlate. A questo punto, visti i risultati, non sarebbe decisamente male assistere a qualche introduzione simile pure dalle nostre parti, visto e considerato che l’Italia è tra i primissimi Paesi al mondo in cui l’obesità infantile è più diffusa.