Le conseguenze estremamente nocive di una assunzione in eccesso di zuccheri. Già da bambini ogni giorno si sfora il limite massimo consigliato dall’OMS.
Troppi zuccheri possono essere fonte di problemi enormi per la salute. Il riferimento è alla assunzione in quantità superiori alla norme degli zuccheri semplici. Ogni volta vengono realizzati degli studi appositi che confermano la pericolosità di questa situazione e quelli che sono gli effetti negativi che il tutto comporta. Nonostante tutto però, ci si lascia tentare dai prodotti zuccherati, pensando che uno snack in fondo che male potrà fare?

Tanto, potrà farne, se non si presta la dovuta attenzione. Gli zuccheri si dividono in naturali ed artificiali e lavorati. I primi sono il glucosio ed il fruttosio, presenti naturalmente nella frutta. Vengono scomposti molto più lentamente, quindi sono assai più salutari e facili da controllare in ottica glicemia nel sangue. Chi soffre di diabete però deve assumerli comunque con moderazione.
Quanto zucchero si può mangiare al giorno?
Gli zuccheri lavorati invece sono quelli aggiunti artificialmente durante i processi industriali. Si trovano in merendine e dolci ed in tutto ciò che è confezionato, in bibite e quant’altro. E sono dannosissimi, in quanto ipercalorici e privi di qualsiasi proprietà nutrizionale. Quanto zucchero andrebbe assunto al giorno? Secondo quelle che sono le linee guida della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la raccomandazione è quella di limitare l’assunzione di zuccheri aggiunti a meno del 10% dell’apporto calorico giornaliero.
Per un adulto medio, questo equivale a circa 50 grammi di zuccheri al giorno, ovvero circa 12 cucchiaini. Però la stessa l’OMS suggerisce anche che una riduzione al di sotto del 5% (circa 25 grammi) apporterebbe ulteriori benefici per la salute. Ed invece, nel concreto, in media nei Paesi occidentali questa misura viene sforata ampiamente ogni giorno. Da qui i problemi di obesità, diabete, colesterolo alto, cardiocircolatori, anche in giovane età.

Purtroppo, la realtà quotidiana spesso si discosta da queste raccomandazioni. Una singola lattina di cola, ad esempio, può contenere fino a 35-40 grammi di zucchero, pari a quasi il doppio della quantità consigliata per tutto il giorno. Ovviamente anche i dolci possono rappresentare un problema in questo senso, e persino le barrette energetiche ed i cereali, sia zuccherati che quando arricchiti con zucchero da noi stessi. Il guaio è che lo zucchero crea assuefazione e porta a volerne ancora e ancora.
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Quali sono i segnali che si assumono troppi zuccheri?
Le conseguenze di una assunzione in eccesso di zuccheri sono gravi. Come detto, c’è il rischio di sviluppare sovrappeso e obesità, condizioni correlate a un aumento di malattie croniche come diabete di tipo 2, ipertensione e malattie cardiovascolari. E troppi zuccheri assunti possono portare ad un irreversibile sovvertimento di quelli che sono i livelli di insulina. E provocare insulino-resistenza e quindi diabete di tipo 2, che è una malattia dalla quale non si guarisce. Per il resto della vita la cosa influenzerà le abitudini alimentari.
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Il consumo eccessivo di zuccheri fa si che aumentino pure i livelli di trigliceridi nel sangue, contribuendo all’aterosclerosi e alle malattie cardiache. Poi però c’è un ulteriore aspetto che fa preoccupare, in relazione ad una assunzione eccessiva di zuccheri. E la cosa fa rifermento a quella che è la salute orale. Gli zuccheri ed i carboidrati semplici alimentano i batteri presenti nella bocca, e ciò favorisce la formazione di carie e gengiviti. A lungo andare tutto ciò questo può compromettere la salute dei denti, con costi ed interventi che spesso si tramutano in disagio ed in spese elevate.

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Oltre ai problemi fisici, una eccessiva assimilazione di zuccheri può influire sul benessere psicologico, con conseguenti dipendenze alimentari e sbalzi d’umore. La quantità di zucchero nel nostro organismo può causare picchi glicemici, seguiti da crolli di energia che ci portano a sentirci stanchi, irritabili o ansiosi. Questo ciclo di alti e bassi contribuisce a creare un rapporto difficile con il cibo, alimentando abitudini alimentari poco sane.