I nomi coinvolti nel richiamo alimentare di latte, quali sono e quali sono i lotti rimasti coinvolti in questa faccenda che va a toccare molti consumatori.
Nuovi richiami alimentari di latte. La cosa fa seguito a quanto già avvenuto di recente e coinvolge delle marche conosciute di prodotti confezionati per la confezione e per la preparazione di specifiche ricette. Il provvedimento è risultato inevitabile, con la riscontrata presenza di corpi estranei nelle bottiglie di alcuni lotti ben precisi. Sono quattro le marche di latte sottoposte a richiami alimentari.

Tutte e quattro vedono però lo stesso produttore alle spalle, tant’è che i metodi di imbottigliamento e confezionamento sono gli stessi, così come l’impianto di fabbricazione. Cambiano ovviamente le etichette. Il rischio individuato a monte di questa situazione è facile da individuare. L’assunzione di prodotti dei quali non si è consapevoli della presenza di elementi esterni potrebbe causare problemi per la salute. Dal soffocamento, con pezzi più grandi, a lesioni delle parti dell’apparato digerente.
Richiamo alimentare di latte, i dettagli
In un primo momento erano state le marche di latte Polenghi, Mukki e Soresina ad essere sottoposte a richiamo, con altrettanti lotti. Adesso invece i marchi interessati sono i seguenti:
- Latte Verona, prodotto da Centrale del Latte d’Italia S.p.A., lotto con scadenza 15/05/25, denominato “latte intero omogeneizzato pastorizzato a temperatura elevata”.
- Cappuccino Lovers, anch’esso realizzato da Centrale del Latte d’Italia S.p.A., con scadenza 17/05/25, con le stesse caratteristiche di lavorazione.
- Latte Giglio, sempre prodotto da Centrale del Latte d’Italia S.p.A., con data di scadenza 15/05/25, di tipo intero pastorizzato a temperatura elevata.
- Latte Veneto, identico in modalità di produzione, con scadenza 15/05/25, anche questo appartenente alla linea “Fior di Maso”.

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Cosa devono fare i consumatori
Le bottiglie di latte coinvolte in questo richiamo alimentare sono tutte dalla capacità di un litro, in plastica bianca. L’indicazione fondamentale, rivolta ai consumatori, è di non consumare i prodotti provenienti da questi lotti specifici. Chi ha acquistato uno di questi prodotti è tenuto a seguire le indicazioni fornite dal Ministero della Salute in situazioni analoghe.
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Occorre non consumare la merce dai lotti indicati, non aprirla e riconsegnarla nel punto vendita presso cui ha avuto luogo l’acquisto. Qui il consumatore potrà restituire tutto quanto senza problemi e ricevere un rimborso oppure un cambio. Questa procedura permette di eliminare immediatamente dal consumo alimenti potenzialmente rischiosi, garantendo così una maggiore sicurezza per tutti.

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Altri lotti non riportati invece non sono soggetti ad alcun tipo di problematica e possono essere consumati in tutta normalità. Comunque è sempre consigliabile prestare attenzione alle scadenze e ai lotti indicati sulle confezioni di latte e altri alimenti, e adottare una certa cautela nel consumo di prodotti che potrebbero essere stati soggetti a problemi di produzione.