I risultati di un approfondimento scientifico specifico che parla di rischio di infarto fanno discutere, i dettagli.

Rischio di infarto, e non solo, connaturato all’utilizzo di uno specifico prodotto. Sotto accusa c’è un ben preciso dolcificante il cui utilizzo in quantità ed in misure fuori controllo porterebbe ad esporre ad aumentate possibilità di incappare in grosso pericoli per la salute.

Rappresentazione di un attacco di cuore in corso
Rappresentazione di un attacco di cuore in corso (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Uno studio che ha trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore “Nature Medicine” rende noto che, a seguito di approfondite osservazioni, è emerso lo spiacevole imprevisto del potere essere interessati anche da ictus ed altre patologie cardiache.

Qual è questo dolcificante ritenuto, a questo punto, assai nocivo? Si tratta dell’eritritolo, che si ricava dal mais fermentato.

Pur avendo un quantitativo di calorie molto basso ed un impatto irrilevante in termini di glicemia, il timore è addirittura che anche in misure normali l’eritritolo possa risultare potenzialmente pericoloso.

Rischio di infarto, lo studio sul dolcificante eritritolo

Pur specificando che lo studio, condotto dai ricercatori della Cleveland Clinic, necessita di ulteriori approfondimenti per chiarire alcuni aspetti dubbi, al tutto viene dato comunque un certo credito visto che le osservazioni hanno coinvolto 4150 persone in totale.

Un dolcificante in una bevanda
Un dolcificante in una bevanda (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Tutte loro sono state inserite in due gruppi distinti di rispettivamente 1100 e 2200 individui per gli Stati Uniti e di 850 per l’Europa.

Dopo avere notato che l’eritritolo risultava essere la sostanza superiore per quantità tra quelle che avrebbero potuto fare come marcatore di rischio cardiovascolare, oltre ai già ben noti trigliceridi e colesterolo alto, gli accademici della Cleveland University hanno compiuto le loro analisi su un raggruppamento più vasto di persone.

Ed infine su un campione di individui del Vecchio Continente. Questa scelta trova giustificazione dal fatto che tra Stati Uniti ed Europa molte abitudini in termini di alimentazione risultano essere ben diverse.

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“I dolcificanti? Limitateli il più possibile”

Quando l’eritritolo risultava presente in concentrazioni più alte, aumentava parallelamente il rischio di incappare in un rischio di infarto ed in patologie e condizioni di questo tipo. Come detto però, sarebbero emersi anche dei fattori di dubbio.

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Come il fatto che questo rischio potrebbe essere ascrivibile anche a delle patologie e delle condizioni pregresse che accomunavano molti dei soggetti coinvolti, come l’obesità.

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Ma quel che è certo è che comunque dei dolcificanti non si deve abusare, come sostiene dalle nostre parti l’esimio professor Berrino da anni.