Richiamo alimentare per istamina, occhio al comunicato rilasciato dalle autorità in merito ad una situazione di potenziale pericolo per molti consumatori che hanno acquistato questo prodotto.
Richiamo alimentare per istamina, una notifica diffusa dal Ministero della Salute mette in guardia tutti dal possibile disagio che l’assunzione di un prodotto potrebbe comportare. La circolare ufficiale ha lo scopo di evitare il più possibile che ci possano essere degli episodi legati a malesseri dalla eventuale assunzione di uno specifico lotto di un prodotto presente in commercio.

Lotto che è stato sottoposto per l’appunto a richiamo alimentare per istamina. E solo questo lotto ha subito il provvedimento avvenuto con urgenza a scopo cautelativo, in rispetto di quelle che sono le linee guida in materia di sicurezza alimentare vigenti attualmente su tutto il territorio dell’Unione Europea. I consumatori che abbiano compiuto una spesa negli ultimi due giorni sono invitati a controllare subito se tra la merce che hanno acquistata figura quella richiamata dalle autorità preposte.
Che danni provoca l’istamina?
L’istamina è una sostanza chimica che viene prodotta in modo naturale nell’organismo umano ed anche di alcuni animali, pesci soprattutto. Il suo scopo è quello di aiutare il sistema immunitario nelle sue reazioni, ed è utile anche per alcune attività nell’ambito dei processi gastrici. Troppa istamina però può essere nociva per la salute. Tra i principali effetti collaterali di una presenza eccessiva di istamina nel corpo ci sono:
- intolleranze alimentari
- reazioni allergiche come prurito, gonfiore, congestione nasale, difficoltà nel respirare
- mal di testa
- vasodilatazione
- disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea)
- ipotensione
- palpitazioni
- vertigini
- shock anafilattico.

Le principali fonti di istamina in eccesso sono rappresentate da alimenti fermentati, insaccati, pesce invecchiato o non fresco, formaggi stagionati, alcolici (vino e birra soprattutto), cibi in scatola o cibi conservati. Chi assume farmaci o soffre di malattie intestinali deve prestare particolare attenzione a non maturare una quantità eccessiva di istamina nel proprio corpo.
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Richiamo alimentare per istamina, cosa c’è da sapere
Il prodotto sottoposto a richiamo alimentare per istamina in eccesso è rappresentato dal lotto numero 25150 dei filetti di acciughe in olio di oliva con il marchio Vicente Marina. L’apposito regolamento UE stabilisce in 400mg/kg il limite massimo di istamina tollerato negli alimenti. Un limite che in questo caso è superato.
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Le unità del lotto di filetti di acciughe richiamate sono confezionate in delle scatolette dal peso di 50 grammi. E recano la data di scadenza del 30 maggio 2026. L’azienda produttrice è la Conservas y Salazones Linda Playa S.A. mentre a distribuire il prodotto è la Comarcon Sas di Giuseppe Marino & C. E lo stabilimento di produzione di questi filetti di acciughe è situato nella località cantabrica di Colindres, in Spagna. Come marchio di identificazione è presente la sigla ES 12.00747/S CE.

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I consumatori che abbiano acquistato le scatolette recanti il lotto 25150 (tutti gli altri sono assolutamente privi di qualsiasi problematica e possono essere tranquillamente consumati) sono invitati a restituire la merce, senza averla aperta, al punto vendita dove l’hanno acquistata. Così potranno avere il diritto di procedere con un rimborso o con una sostituzione con altro, a parità di cifra spesa. La procedura può essere portata a termine anche senza il relativo scontrino di acquisto.