Comunicato un avviso di richiamo alimentare per eccesso di pesticidi, la cosa riguarda un nome specifico della Grande Distribuzione Organizzata.
C’è un richiamo alimentare per una presenza di pesticidi in eccesso confermata in seguito a delle analisi appositamente compiute. Le rilevazioni realizzate come la prassi vuole, nel rispetto delle norme alimentari vigenti, hanno fatto si che gli addetti ai lavori incaricati si accorgessero di un eccesso di sostanze potenzialmente nocive in questo articolo confezionato.

Il richiamo alimentare in questione riguarda una specifica catena di supermercati. La presenza di pesticidi che ha causato il richiamo alimentare del caso, e del quale si è interessato anche il Ministero della Salute, non è stata quantificata con precisione. Si parla però solo, per l’appunto, di presenza eccessiva di pesticidi oltre quelli che sono i limiti fissati per legge. Ai consumatori è rivolto l’invito a prestare la massima attenzione riguardo alla spesa compiuta nel corso degli ultimi giorni.
Richiamo alimentare per pesticidi, i dettagli da seguire
È necessario prestare la massima cautela e non sottovalutare alcun aspetto, in quanto il consumo di livelli elevati di pesticidi può comportare non pochi rischi per la salute. Anche in caso di episodio saltuario. Se si tratta di grandi quantità, le conseguenze del consumo di cibo contaminato da sostanze nocive può portare al sorgere di episodi di vomito, nausea, mal di testa, doloro all’addome, irritazioni alla pelle.

Invece, in caso di una inconsapevole esposizione prolungata, possono verificarsi delle disfunzioni all’apparato endocrino ed al sistema nervoso. Ed anche una maggiore situazione che può riguardare una sovraesposizione al rischio di contrarre alcune forme di cancro. Ci sono degli studi che confermano poi come determinate tipologie di pesticidi possono causare danni a livello cerebrale nei bambini, oltre che all’apparato riproduttore.
Lo confermano alcune importanti autorità sanitarie quali la europea EFSA e la statunitense FDA. Il prodotto in questione sottoposto a richiamo alimentare è rappresentato da un lotti di chiodi di garofano sulla cui confezione è impresso il marchio Prima.
Qual è il lotto coinvolto
Questo articolo è venduto esclusivamente all’interno dei supermercati Tigros e la confezione stessa è rappresentata in dei vasetti di vetro. Il peso di ognuno ammonta a 30 grammi ed il numero di lotto coinvolto è L15069C. La data di scadenza o termine minimo di conservazione (TMC) a cui dovere fare riferimento è 31/03/2028.
A produrre questi chiodi di garofano Primia per Tigros è l’azienda Drogheria e Alimentari Spa, per conto di Agorà Network Scarl. Lo stabilimento di produzione è situato in Toscana, nel territorio di Scarperia e San Piero, nella città metropolitana di Firenze. Per tutti coloro che abbiano acquistato uno o più lotti di questo prodotto, la raccomandazione è di non aprire né consumare le unità identificabili per l’appunto con il lotto segnalato.
Tutti gli altri lotti possono essere consumati senza alcun timore. Le confezioni con su impresso quello indicato invece vanno restituite al supermercato Tigros dove sono state acquistate, ed in tal modo i consumatori potranno ottenere una sostituzione con altro tipo di merce a parità di spesa oppure un rimborso di quanto hanno speso in un primo momento.