Una importante segnalazione che riguarda la presenza di Salmonella nelle uova riguarda una specifica marca, tutti i dettagli.

Salmonella nelle uova, la riscontrata presenza del batterio della variante Salmonella enteritidis ha portato al richiamo alimentare di diversi lotti di uova che riportano un preciso marchio sulle loro confezioni.

Uova al supermercato
Uova al supermercato (Foto Canva)

L’avvertimento è arrivato direttamente da parte del Ministero della Salute, il quale ha diramato una notifica ufficiale mediante il proprio sito web. L’avviso è liberamente consultabile all’interno dello spazio che il Ministero della Salute stessa riserva per situazioni come questa della Salmonella nelle uova.

La Salmonella nelle uova si trova più nello specifico all’interno di lotti che riportano il marchio di Copav. Le confezioni sono quelle di uova fresche L e XL. La scoperta è arrivata dopo che gli esperti incaricati hanno esaminato dei campioni estrapolati dalle feci delle galline che le hanno prodotte.

Salmonella nelle uova, i dettagli sul richiamo alimentare

Le uova richiamate dal Ministero della Salute
Le uova richiamate dal Ministero della Salute (Foto Ministero della Salute)

Qui erano presenti proprio delle tracce del batterio della Salmonella enteritidis, da cui la presenza anche di Salmonella nelle uova. Infatti nelle motivazioni riportate dal Ministero si legge:

“Positività per Salmonella Enteritidis a seguito di campionamento ufficiale feci galline ovaiole. Eseguito da ASUR Area Vasta 2in data 27/10/2022 cod. all. 036AN089. Rapporto di prova n. 85652 del 05/11/22”

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I lotti indicati ed interessati dalla problematica sono i seguenti:

  • L22420650AVI con data di scadenza 14/11/2022;
  • L22420650AVI con data di scadenza 16/11/2022;
  • 22420655AVI con data di scadenza 17/11/2022;
  • 22430669AVI con data di scadenza 23/11/2022;
  • 22440674AVI con data di scadenza 27/11/2022;

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La ditta produttrice è la Avimarche, il cui stabilimento di produzione è situato nelle Marche, nel territorio di Ostra Vetere, in provincia di Ancona. La stessa azienda Copav raccomanda ai propri consumatori di non mangiare queste uova.

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Chi ha in casa queste confezioni, costituite dal classico blister da sei uova, è tenuto a riconsegnarle al punto vendita dove sono state acquistate in un primo momento. Così sarà possibile, anche senza esibire lo scontrino di riferimento, potere procedere con il rimborso della cifra spesa oppure con una sostituzione con altro tipo di merce.