Sequestrati 30 kg di prodotti | Carne non commestibile | Tutti i dettagli

Sequestrati dai carabinieri del Nas 30 kg di prodotti nel Mantovano spacciati per carne commestibile. Tutti i dettagli sull’operazione svolta dalle forze dell’ordine.

L’uomo, un barista mantovano di quarantadue anni, è stato denunciato a seguito di un controllo igienico sanitario nel suo locale. La scoperta dei carabinieri di Marmirolo insieme al Nucleo Anti Sofisticazioni e Sanità di Cremona è stata clamorosa. Nel congelatore a pozzetto all’interno del bar infatti sono state rinvenute due carcasse di nutria, insieme ad altri cibi e prodotti senza tracciabilità e destinati ai clienti del suo locale.

Oltre a questo le forze dell’ordine hanno sequestrato anche più di trenta chili di prodotti infestati e contaminati. Denunciato dai militari, il barista mantovano ha ricevuto anche una multa da quattromilacinquecento euro per il mancato rispetto dei protocolli sanitari previsti dalla HACCP. Inoltre è stata richiesta ovviamente la sospensione dell’attività alla ATS Valpadana.

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La nutria: c’è chi la mangia e ne sponsorizza la bontà

In Francia, dove è chiamata ‘ragondin’ ed anche in Germania, Lituania e Romania, la nutria è cacciata e consumata. Rientra addirittura tra i piatti della tradizione rurale, pur essendo decisamente impopolare nella scelta soprattutto da parte delle nuove generazioni. In Veneto ci sono stati diversi ristoranti che negli anni hanno servito la nutria in diverse preparazioni all’interno dei loro menù, come stufati o paté oppure arrosto. Questa specie di orgine Sudamericana si è diffusa rapidamente nelle zone del Centro e del Nord Italia, senza tralasciare i territori del Sud.

Il problema è che si tratta di una specie infestante che procura diversi danni alle coltivazioni, mettendo in ginocchio l’agricoltura e non solo.

La sua abitudine a scavare tunnel in prossimità dei corsi d’acqua, genera un impatto negativo sulla stabilità degli argini e sull’ambiente. Proprio per questo motivo qualche mese fa, il primo cittadino di Scorzé in provincia di Padova, invitò con la pubblicazione di alcune foto sul suo profilo social a valutare come alternativa ‘gourmet’ il consumo di questo animale. La nutria è stata al centro di provvedimenti mirati da parte delle amministrazioni locali. Tuttavia se la commercializzazione della carne di nutria è vietata, non si può dire lo stesso delle nutrie cacciate come selvaggina e preparate per uso personale. Proprio come accaduto nel caso del sindaco della cittadina veneta, il quale ha dichiarato di aver consumato uno stufato di nutria preparato da amici in una casa privata.

Se la nuova frontiera della gastronomia comporta l’utilizzo di queste carni alternative, c’è da fare un’attenta valutazione anche dei rischi che potrebbe comportare il consumo di nutria. Ciò perché pur se attualmente non ci sono dati scientifici disponibili, pare che questi animali possano veicolare alcune malattia quali la leptospirosi.

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