Sequestro alimentare | gravi reati a carico di una azienda | qual è la merce

Messo a segno un provvedimento di ingente sequestro alimentare da parte dei carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare, grosse irregolarità.

Una nuova, importante operazione di sequestro alimentare da parte dei RAC (Reparto Tutela Agroalimentare) ha interessato l’ambito alimentare e la tutela dei consumatori in Italia.

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Le forze dell’ordine hanno portato a compimento l’operazione chiamata “Scarlatto Due”, in seguito alla quale hanno apposto i sigilli a ben 821 tonnellate di pomodoro semilavorato di provenienza estera.

Il prodotto era destinato ad una azienda della provincia di Salerno definita leader nel proprio settore e che avrebbe poi piazzato tale articolo alimentare finito sul mercato.

L’ingrediente sottoposto a sequestro alimentare da parte dei RAC risultava contaminato da una quantità in eccesso di pesticidi, in seguito a processi di trattamento pre-industriali ed industriali.

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Sequestro alimentare, ci sono due denunce: gravi i reati contestati

Il Paese di provenienza è l’Egitto e la misura di diserbante scovato superava di non poco il livello consentito dalle norme di legge sulla sicurezza alimentare attualmente vigenti. Il valore commerciale della merce sequestrata dai RAC ammonta a circa un milione di euro. L’operazione è stata presieduta dalla Procura di Nocera Inferiore.

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Le forze dell’ordine hanno confermato, ad operazione conclusa, come ci fosse un rischio concreto per la salute dei consumatori. Dopo appositi controlli di laboratorio compiuti su alcuni campioni è emersa più nel dettaglio la presenza di fitofarmaci.

E c’è anche una truffa riscontrata, dal momento che parte del prodotto semilavorato sottoposto a sequestro veniva spacciato come italiano. Tutto quanto era pronto per essere imbottigliato o confezionato in bottiglie, barattoli e tubetti dei più disparati formati.

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Questa però è solo una parte di diversi stock partiti dall’Egitto ed aventi come destinazione anche altri Paesi sia dell’Unione Europea che extracomunitari. A seguito di questo intervento risultano due denunce per frode in commercio ed in commercio di sostanze alimentari pericolose a carico di due fratelli, titolari dell’azienda.