Per quale motivo il singhiozzo sorge e sembra non andare più via. Quali sono le cause del suo manifestarsi ed i consigli per toglierlo.

Il singhiozzo è uno stato fisico molto diffuso a tutte le latitudini, che sorge spesso all’improvviso, ma il più delle volte durante o subito dopo una bella abbuffata a tavola. Ad ogni modo, tanto durante i pasti che lontano dagli stessi, questo particolare fenomeno fisico trae origine da una precisa disposizione del diaframma.

Singhiozzo come farlo passare
(Foto Adobe Stock)

Quest’ultimo è un muscolo posto tra la cavità toracica e quella addominale, che nel suo corretto funzionamento tende a contrarsi ed a partecipare a dei procedimenti come vomito, minzione, defecazione. Proprio da questa contrazione trae origine il singhiozzo.

Una contrazione però involontaria e che si ripete di continuo. Da qui poi, come conseguenza, si ha una chiusura momentanea delle corde vocali che genera anche il caratteristico suono onomatopeico.

Nella maggior parte delle situazioni ci vuole qualche istante affinché tutto passi. Però non mancano casi in cui il singhiozzo come viene così non tende a passare subito. Difatti esso può diventare una vera e propria patologia cronica, tale da richiedere un consulto medico e da fare anche da spia per altre situazioni fisiche che necessitano un intervento.

Singhiozzo, in che modo farlo passare

Tra i metodi consigliati per fare passare il singhiozzo si consiglia di trattenere il respiro per alcuni secondi. Di solito ce ne vogliono una quindicina o poco più. Ma sembra che anche assumere un cucchiaino di aceto possa sortire l’effetto sperato.

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Anche se il contatto con le papille gustative non sarà dei migliori, come risultato si avrà un arresto delle contrazioni indesiderate. E funzionano anche uno spicchio di limone od un cucchiaino di miele.

Da porre in entrambi i casi sotto alla lingua, per favorire la rapida circolazione nell’organismo. Ma ci sono comunque altri modi alternativi consigliati per fare passare il singhiozzo. Come ad esempio tapparsi le orecchie e deglutire, per una decina di secondi all’incirca.

In ambito alimentare infine, il singhiozzo sorge quando ‘ci si ingozza’. Anche per questo motivo è consigliabile mangiare con un ritmo non veloce e con bocconi piccoli.

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