Quanto è salutare portare una bella spremuta d’arancia a colazione? Tanto, però c’è un aspetto che forse sarebbe meglio conoscere.

Spremuta d'arancia a colazione, va benissimo ma c'è una cosa da sapere
Spremuta d’arancia a colazione (Ricettasprint.it)

La spremuta d’arancia è spesso annoverata tra le bevande più salutari da consumare la mattina a colazione per iniziare meglio la giornata e fare il pieno di vitamina C.

Ebbene, le proprietà benefiche di questa vitamina che il nostro organismo non è in grado di produrre ma deve essere introdotte attraverso l’alimentazione, sono davvero molte. La vitamina C, agendo da potente antiossidante, riduce durata e gravità del comune raffreddore e protegge dalle infezioni.

Inoltre, è essenziale per la produzione di collagene, una proteina fondamentale per la formazione di pelle, vasi sanguigni, tendini e legamenti. Ma non è tutto, perché la vitamina C aiuta il corpo ad assorbire meglio il ferro da fonti vegetali.

E svolge un ruolo comprovato nei processi metabolici cruciali per il sistema immunitario”. Insomma, assumerne le quantità adeguate può non solo proteggerci da eventuali malanni, ma migliorare in generale il funzionamento del nostro organismo.

Spremuta d’arancia a colazione, si anche se…

Spremuta d'arancia a colazione, va benissimo ma c'è una cosa da sapere
Spremuta d’arancia (Ricettasprint.it)

Il fabbisogno medio giornaliero di vitamina C, pari a 75 mg nell’uomo adulto e 60 mg nella donna, quota da aumentarsi nel caso ci si trovi in gravidanza o allattamento. In alcune circostanze, come in presenza di una carenza nutrizionale o nel caso dei fumatori, è necessario valutare un arricchimento nella propria dieta che includa l’assunzione di un integratore.

Sicuramente una carenza di Vitamina C può avere ripercussioni più o meno gravi sul nostro organismo. “Stanchezza, irritabilità, anemia, debolezza, secchezza di capelli e unghie sono tutti sintomi che indicano un deficit di acido ascorbico.

Inoltre, una eccessiva mancanza di questa vitamina, determina il rallentamento dei processi di cicatrizzazione e può causare sanguinamenti gengivali. Carenze molto gravi di vitamina C, possono evolvere nella malattia chiamata scorbuto.

Assolutamente si. Considerando che il nostro organismo non è in grado di produrla, la vitamina C deve essere introdotta attraverso l’alimentazione. Tutti gli alimenti freschi, come frutta e verdura, sono buone fonti di Vitamina C.

Ma meglio di una spremuta c’è altro

In particolare peperoni, rucola, kiwi, cavolfiori, spinaci, broccoli, limone, arance, pomodori. Per sfruttare al massimo i suoi effetti benefici, questi alimenti devono essere consumati crudi o poco cotti ed entro massimo 4 giorni.

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Vale la pena ricordare che la vitamina C, oltre a sciogliersi nell’acqua, è sensibile alle alte temperature, per cui si perde del tutto in caso di cottura in acqua. Tra gli alimenti maggiormente ricchi di Vitamina C ci sono sicuramente le arance, una spremuta da 100 grammi contiene 50 mg di vitamina C, che corrisponde a oltre l’80% della quota giornaliera raccomandata.

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È risaputo che gli agrumi sono una fonte di nutrienti utili per la salute, capaci di sostituire qualsiasi integratore di vitamina C. Il dilemma però è come li consumiamo: buttando via la buccia e la parte sottostante bianca (albedo) ci priviamo di numerosi nutrienti ricchi di flavonoidi e di sostanze antitumorali che nutrono il microbiota.

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Quindi è molto meglio mangiare un’arancia sola che berne quattro in una spremuta. Infine, chi combatte con problemi di acidità di stomaco o reflusso gastrico dovrebbe evitare il succo di arancia la cui assunzione potrebbe acuirne o addirittura peggiorarne i sintomi.